Abbazia di San Michele Arcangelo – Limigiano di Bevagna (PG)

La chiesa è visitabile durante l’ufficio della S.Messa domenicale, ed è al centro del paese di Limigiano, castello di collina dove da lontano svetta il campanile della chiesa, la parte conventuale è stata trasformata in reception per cerimonie e banchetti.

 

Cenni storici

Il monastero venne costruito all’interno delle mura del Castello di Limigiano, sulle rovine di un antico insediamento romano, secondo alcune fonti nel secolo X il monastero sarebbe stato una dipendenza dell’abbazia di Farfa che godeva della protezione dei Duchi di Spoleto.
Il complesso benedettino è citato nelle carte 397 e 398 dell’archivio dell’abbazia di Sassovivo e fu donato il 4/10/1058 dall’abate Adamo a Bonizzone, abate di San Pietro come ricorda il diploma di Niccolò II conservato nell’Archivio storico dell’abbazia perugina.
La donazione fu confermata dai papi Niccolò II nel 1059, Alessandro II nel 1065, Pasquale II nel 1115, Innocenzo III nel 1137, Lucio II nel 1144 ed Eugenio III nel 1145.
Intorno al Mille, godeva di una larga autonomia e doveva essere già molto fiorente con molti privilegi, gestiva numerose dipendenze e per questo sorse la necessità di costruire una cinta muraria che lo difendesse.
Nel 1184, ad istanza di Raniero abate, papa Lucio III la passò con tutti i beni sotto la protezione apostolica e confermò il diritto di accogliere novizi e di eleggere l’abate, praticamente indipendente e nel 1198 Innocenzo III ne confermò la giurisdizione a Guido, vescovo di Assisi.
Nel 1333 si trova citata nelle Rationes Decimarum e pagava 25 lire e 5 soldi di decime.
Per il periodo che va dal 1170 al 1333, conosciamo il nome di alcuni abati poi a causa di gravi difficoltà economiche con il consenso di Papa Giovanni XXII fece parte del monastero di S. Croce di Sassovivo.
L’incarico di occuparsi dell’unione fu affidato al cardinale di San Martino ai Monti, Americo, che, a sua volta, delegò il vescovo di Foligno, Paolo Trinci; il 29 gennaio 1335, il pontefice decretò l’annessione di Limigiano all’abbazia di Sassovivo che affidò la chiesa a un vicario con stipendio.
Nel 1354 si verificò un particolare episodio, avendo il popolo occupato le terre del monastero e avendole circondate di steccato, furono riconquistate personalmente dall’abate di Sassovivo, con molti armati.
I monaci erano molto rilassati.
Gli uomini di Limigiano, allora ricorsero a Filippo, vescovo e rettore del ducato di Spoleto, che mandò Chino di Terni, senza però riuscire nell’intento.
L’abate, invece, ricorse al cardinale Albornoz, il quale, inviato il suo auditore Luca di Totti, il 30/1/1356, dopo una sentenza, condannò i paesani al risarcimento e a versare ogni anno 10 libre di denaro e 5.000 fiorini d’oro a Sassovivo, per i danni sofferti, oltre la scomunica a 107 persone, compreso il sindaco e il vicario.
L’abbazia non ebbe mai molti monaci, ma officiavano ben 9 chiese.
Dal 1371 al 1439, il possesso del castello di Limigiano passò ai Trinci, signori di Foligno, che divennero governatori del monastero di Sant’Angelo.
Nel secolo XV, Sant’Angelo di Limigiano subì una naturale decadenza e, insieme all’abbazia di Sassovivo, passò in commenda.
Nella visita apostolica effettuata il 3 settembre 1573 dal vescovo Pietro Camaiani, signore di Ascoli e nunzio apostolico, si dice che, pur essendo dipendente dall’abbazia di Sassovivo, il monastero di Sant’Angelo di Limigiano era in commenda al cardinal Rusticucci e la chiesa, guidata da un sacerdote curato, era molto disadorna.
Alla fine del secolo XVI, il titolo parrocchiale di Sant’Angelo di Limigiano fu attribuito all’abate di Sassovivo e, ancora oggi, tale abate (commendatario) è l’arcivescovo di Spoleto, che, a rigore, è parroco titolare di Sant’Angelo di Limigiano.
La chiesa è stata completamente restaurata nel 1948, quando furono riportati alla luce gli affreschi delle cappelle laterali.
Dopo altri lavori di restauro nel 1980, l’intero complesso è stato ripristinato e consolidato nel 2010.
 

Aspetto esterno

L’esterno della chiesa è costruita a blocchi di pietra arenaria, sulla facciata si apre il portale lunettato risalente all’anno Mille, sopra lo stesso un’ampia finestra ad arco a tutto sesto da luce all’interno e ancora sopra una bifora con capitello a stampella.
La finestra e la bifora che sovrastano il portale furono realizzate con materiali di riuso, come il bassorilievo romanico con due figurine, incastonato sulla facciata in alto a sinistra.
Il campanile a torre è posizionato nella parete di fondo a sinistra dell’abside.
A destra del portale fu realizzato l’atrio d’ingresso al castello, utilizzando parte della facciata come appoggio della volta.
All’esterno, sono visibili robusti contrafforti costruiti a sostegno delle volte.
La canonica ha un pittoresco cortile con due grandi archi di cotto del secolo XV adorni di un motivo a stelle.
 

Interno

L’interno, restaurato nel 1947, è diviso in tre navate divise da pilastri; il presbiterio rialzato termina con tre absidi di cui una maggiore e due laterali più piccole.
La navata di sinistra è è spartita in cappelle con volte a crociera, un tempo completamente affrescate; nella prima si possono osservare alcuni resti di affreschi dei secoli XIV e XV; nella seconda, nella parte di fondo, è raffigurato il Martirio di san Sebastiano, di scuola folignate del secolo XV attribuito al Maestro di Cola delle Casse (Todini).
Sulla navata di destra si trova una bella tela raffigurante San Michele Arcangelo.
Presso la porta c’è un particolare capitello romano che sostiene un’acquasantiera, l’altare maggiore è sorretto da un rocchio di colonna romana.
 

Fonti documentative

Francesco Guarino Alberto Melelli – Abbazie benedettine in Umbria – Quattroemme 2008
IRRES Istituto regionale di ricerche economiche e sociali – Dorsale Appenninica Nord – 1994
M. Tabarrini – L’Umbria si racconta – 1982
GIOVANNI BIZZOZZERO, Cannara e dintorni, 1976;
MARIO SENSI, Sant’Angelo di Limigiano (ms.), 1968.
Nadia Togni Giustino Farnedi o. s. B. – MONASTERI BENEDETTINI IN UMBRIA ALLE RADICI DEL PAESAGGIO UMBRO – 2014
 

Mappa

Link coordinate: 42.975899 12.546789