Abbazia di San Salvatore – Foligno (PG)

L’Abbazia sorge in pieno centro di Foligno in Piazza Garibaldi ed è quasi sempre chiusa.

 

Cenni Storici

Secondo Ludovico lacobilli il monastero fu edificato nel 970.
La più antica notizia certa di tale insediamento benedettino risale al 1138 e la si deduce da un privilegio emesso da papa Innocenzo II in favore del vescovo di Foligno Benedetto e conservato nell’Archivio delle Sei Chiavi del Comune di Foligno.
Menzionato ancora nel 1183, è, sempre dallo lacobilli, ricordato come “monastero di monaci neri dell’antica congregazione benedettina […] ed era abbazia molto potente“.
Tuttavia già dal 1239 esso non dovette essere più tale se viene rammentato solamente per la sua chiesa; ciò probabilmente dovuto al trasferimento dei monaci all’Abbazia di Sassovivo.
Altri documenti che parlano della chiesa sono un atto del notaio Accoramboni del 1226, ove sono nominati il priore ed i canonici, ed una sentenza del cardinale Capocci dell’anno 1239, contenente i nominativi delle chiese soggette al vescovado di Foligno, tra le altre San Salvatore.
Divenuto poi collegiata retta da un priore con alcuni canonici che svolgevano le funzioni parrocchiali, sottoposti alla giurisdizione del Vescovo di Foligno, il suo trascorso abbaziale rimase nel nome del rione cittadino in cui si trovava, indicato come “dell’Abbazia“.
Nell’archivio comunale di Fano vi è un elenco dei priori di San Salvatore dal 1200 al 1736 e Durante Dorio, nella sua Storia della famiglia dei Trinci, parla di un Ridolfo dei Trinci priore nel 1202.
Tra il 1430 e il 1441, il sacrista della collegiata di San Salvatore fu don Bartolomeo di Maestro Andrea da Rasiglia che, nel 1450, ottenne di poter erigere il santuario di Santa Maria delle Grazie di Rasiglia nel Comune di Foligno.
Poco o nulla é rimasto del complesso abbaziale, se non la notizia della sua esistenza, infatti nel corso dei secoli, il complesso abbaziale ha subito numerosi interventi di ristrutturazione e modifiche, che hanno profondamente alterato la struttura originaria e cambiato la destinazione d’uso delle fabbriche monastiche medioevali.
 

Aspetto esterno

La facciata trecentesca dell’attuale edificio si presenta con tre portali ogivali sormontati da tre piccoli rosoni realizzati nel 1889 su disegno dell’architetto Benvenuti.
Sulla facciata, a destra del portale principale, era un affresco raffigurante la fuga in Egitto, poi staccato e collocato all’interno, attribuito da Filippo Todini a Bartolomeo di Tommaso.
Dietro la chiesa emerge il campanile con cuspide ottagonale su cui si aprono quattro bifore trilobate, trecentesche come la facciata; Una delle campane esistenti è stata fusa nel 1357.
 

Interno

Lo stato attuale dell’interno è stato realizzato tra il 1748 e il 1759,dall’architetto Pietro Loni.
Sulle pareti si trovano alcuni affreschi, tra i quali La Vergine tra Santi, del secolo XIII, e il dipinto della Fuga in Egitto di Bartolomeo di Tommaso, della prima metà del secolo XV, originariamente collocato a destra del portale principale; in fondo alla navata di destra si trova la tela raffigurante San Francesco di Paola di Francesco Appiani, del 1744 circa, segue una “Pietà” di Luca Mancini e nella navata sinistra un Crocifisso ligneo trecentesco.
Sull’altare laterale destro è collocata la Madonna con il Bambino e san Stanislao Kostka, realizzata dal pittore siciliano Gaetano Sortini nel 1756.
 

Fonti documentative

F. Guarino A. Melelli – Abbazie Benedettine in Umbria – Quattroemme 2008
N. Togni G. Farnedi – Monasteri Benedettini in Umbria – Regione Umbria e Centro Storico Benedettino Italiano 2014

http://www.diocesidifoligno.it/

http://www.folignoact.com/

 

Mappa

Link coordinate: 42.957498 12.706276

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