Castello di Civitella dei Conti – San Venanzo (TR)

Civitella dei Conti, adagiata sulla cima di un colle, sovrasta la Media Valle del Tevere e le pendici del Monte Peglia, abbracciando suggestivi panorami che corrono fino alle vicine terre della Toscana e delle Marche.

 

Cenni Storici

La zona su cui sorge il castello ha significato nel tempo una rilevante importanza strategica sfruttata da diverse popolazioni che vi hanno dimorato.
Recenti campagne di scavi archeologici hanno riportato alla luce testimonianze di civiltà a partire dall’Età del ferro; considerevoli tracce sono anche quelle di epoca etrusca, in quanto la strada che attualmente conduce al Castello si sovrappone proprio all’antico percorso etrusco che collegava Perugia ad Orvieto.
Si suppone persino che nell’area fosse esistito un tempio pagano.
Dell’abitato si trovano cenni in epoca bizantina, mentre l’imponente torre d’avvistamento, che presenta caratteristiche tipiche dell’Alto Medioevo, venne edificata tra il V e il X sec. durante le invasioni barbariche che seguirono alla caduta dell’Impero Romano.
Civitella della Montagna“, questo era l’originale nome prima di assumere quello attuale, fu proprietà dei Fodivoli o Fiordivoglia per passare poi nelle mani di Baldino di Neri dei Conti di Marsciano sotto il contado di Orvieto.
La proprietà rimase sotto i Conti per lungo tempo, tanto da acquisirne il nome diventando l’attuale Civitella dei Conti, ma passò sotto il contado di Perugia, per un primo breve periodo nel 1376 quando chiesero protezione contro i soprusi di Orvieto essendo il castello oggetto di contesa nelle lotte tra le fazioni dei Monaldeschi (di Orvieto).
L’anno dopo però era di nuovo dei Conti e tornato di nuovo nel contado di Orvieto.
In seguito nel 1409 Manno dei Conti di Marsciano la donò a Ceccolino Michelotti a titolo puramente nominale, ne si sa fino a quando, continuando comunque ad esercitarvi piena giurisdizione.
La famiglia ne ordinò la fortificazione pertanto divenne “Castrum” durante il sec. XIV.
Tale opera consisteva in un primo recinto murario quadrangolare dove risiedevano soltanto le milizie e il feudatario, mentre durante il sec. XV, con l’istituzione della figura del podestà che doveva dimorare all’interno del Castello, la struttura planimetrica viene articolata, le mura perimetrali ampliate.
I Conti di Marciano nel 1529 gli concessero gli Statuti, attualmente custoditi nella Biblioteca Augusta di Perugia.
Più tardi Civitella continuò ad essere contesa tra Perugia e Orvieto a partire dai Baglioni, ai Monaldeschi, dai Boncambi fino ai Saracinelli, i quali trasformarono il cassero in residenza signorile ed affissero il proprio stemma sui portali in pietra serena ai lati dello scalone, sull’ampia finestratura e all’interno della cappellina, perfettamente conservati ancora oggi.
Alla fine del XVII secolo per quanto Civitella dei Conti si considerasse feudo dei Bonacambi e dei Saracinelli, subentrati ai Marsciano, rientrò a far parte del distretto di Orvieto.
Con il passare del tempo le famiglie si spostarono ad Orvieto ed attorno al Castello restò un semplice latifondo abitato da poche e povere famiglie, che anche dopo la fine delle terre baronali decretata nel 1762 da Papa Clemente XI, fu dominato dalla potente famiglia dei Faina per tutto il sec. XIX.
Claudio Faina, nominato Conte di Civitella da Papa Pio IX nel 1852, morì in seguito al suo rapimento da parte dei briganti e il possedimento venne donato nel 1926 in parte alla parrocchia di San Venanzo, in parte alla Fondazione Faina.
Al tempo di Napoleone passò sotto Marsciano poi, con la riforma di Pio VII, divenne appodiato di San Venanzo.
Attualmente il Castello di Civitella dei Conti è di proprietà privata ed è stato dichiarato bene tutelato come patrimonio storico artistico e culturale.
 

Aspetto

Dell’antico castello è possibile osservare il torrione, dal quale si gode un bellissimo panorama, le mura perimetrali, la chiesetta e le carceri sotterranee.
La chiesa parrocchiale medievale intitolata a San Michele Arcangelo, conserva due pale d’altare del XVIII secolo e una copia del S. Michele Arcangelo del Reni.
 

Fonti documentative

http://www.comune.sanvenanzo.tr.it/it

http://www.civitelladeiconti.it/

P. Caruso – San Venanzo le sue frazioni, la sua gente ieri e oggi – 1996
 

Mappa

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