Castello di Forte Sorgnano – Gualdo Cattaneo (PG)

Il castello è stato sapientemente recuperato ed è diventato una bella struttura turistica.

 

Cenni Storici

Le origini della fortificazione di Sorgnano sono antichissime, anche se non se ne ha una concreta certezza documentaria.
L’esame linguistico del toponimo lascia ipotizzare un utilizzo del territorio già in epoca romana, probabilmente in connessione con la rigida centuriazione della valle del Tevere.
A tale epoca, tuttavia, il toponimo poteva far riferimento ad una tenuta agricola, non certo ad un manufatto ad uso militare.
Diversi elementi inducono ad ipotizzare le origini della fortezza all’epoca iniziale della dominazione Longobarda, al VII-VIII secolo, soprattutto l’ubicazione all’immediata sinistra del Tevere, ai limiti del territorio pertinente al Ducato di Spoleto ed ai confini con il cosiddetto Corridoio Bizantino, la striscia di territorio che univa Roma a Ravenna, con conseguente necessità di realizzare fortificazioni di confine.
La prima menzione del Castello di Sorgnano si incontra nella prima metà del secolo XIII in un elenco contenuto nel Liber Censum della Sede Apostolica, redatto negli anni venti del Duecento e oggi conservato nell’Archivio Segreto Vaticano.
Il castello figura nell’elenco delle rendite garantite alla Santa Sede dai castelli del Ducato di Spoleto.
Il Castello di Sorgnano, inserito nei territori del Ducato di Spoleto e fedele alla Sede Apostolica, passa nel 1381 nell’orbita di influenza del Comune di Bettona, presidio guelfo utilizzato a contenimento della ghibellina Assisi; più precisamente, risulta essere di proprietà di una delle famiglie in esso egemoni, la famiglia di rango nobiliare dei Segna o Segnarelli (a volte detta de Alduciis- Aldinucci).
Verso la fine del 1381, Francesco di Giovanni Segna, padrone della Rocca di Sorgnano, con alcuni fuorusciti danneggiava alcuni castelli del Todino, imprigionando uomini e rubando bestiame, mettendo poi la taglia per il riscatto.
Questo comportamento provocò la reazione dei signori di Todi i quali, a nome della buona pace e vicinanza dei due Comuni, pregavano che l’autorità dei priori Bettonesi ponessero fine a tali scorrerie.
Il Comune di Bettona mandò subito un ambasciatore al Segna, che se qualora non avesse cessato simili comportamenti, la rocca sarebbe stata distrutta dai Todini e dai Bettonesi stessi.
La rocca fu rifugio dei fuoriusciti e il Segna congiurò di uccidere Pietro Crispolti signore di Bettona e assoggettare la rocca ai Trinci; la congiura fu scoperta e il Segna, costretto a fuggire a Cannara, fu dichiarato ribelle della patria e il castello di Sorgnano fu sorvegliato da uomini di Bettona che vennero stipendiati con tre bolini giornalieri.
Nel frattempo muore papa Martino V e fu eletto successore Eugenio IV; il Segna diede volontà di chiedere perdono e il Podestà di Bettona, il Legato Apostolico e il Consiglio Bettonese lo concesse; il 26 Aprile 1433 la grazia presupponeva l’obbligo di pagare le spese fatte per la guardia di Sorgnano al tempo della sua contumacia, di mandarlo in esilio per 25 miglia da Bettona ed inoltre, salvo speciali permessi di questo Comune, lo si obbligava a notificare di volta in volta il luogo ove si trovava.
Restituiti i beni al Segna, questi se ne andò a Recanati, nelle Marche, dove fu in seguito dichiarato cittadino; nel frattempo acquistò molti beni a Monte dell’Olmo (diocesi di Recanati).
Nell’anno 1435, essendo malato, fece il suo testamento e lasciò tutti i beni al figlio con la condizione però che se non avesse avuto discendenti, l’eredità intera doveva passare all’Ospedale di Bettona; prova questa della gratitudine sua verso i suoi concittadini.
Il 17 Settembre 1453 la fortezza di Sorgnano passa dalla famiglia dei Segna a quella dei Crispolti e lo acquistarono dalla Confraternita di S. Andrea e Ospedale di Bettona.
Tale acquisto venne fatto insieme ad altri beni appartenuti al Segna: ma morto Gentiluomo, figlio di questi, senza discendenze, l’eredità era passata alla madre Griseide Segna.
Essendovi infine alcuni debiti da soddisfare, costei ne concesse il dominio alla suddetta Confraternita, col patto che soddisfacessero ai creditori.
Pietro di Giovanni Crispolti, che aveva duecento dieci fiorini di credito, si prese il Castello di Sorgnano insieme a tutti i privilegi di cui godeva, e alle altre terre nella montagna.
E’ da notare che in questo contratto il Castello di Sorgnano non è compreso nel territorio di Bettona, ma alla provincia del Ducato di Spoleto.
Nel 1453, passati beni dalla famiglia dei Segna a quella dei Crispolti, la fortezza di Sorgnano fu soggetta ad un progressivo abbandono, dovuto alla perdita della funzione strategica e militare, con conseguente calo demografico, in quanto il castello si trova collocato in un luogo troppo appartato per permettere un utilizzo di altro tipo, scarsamente popolato e perciò di interesse economico limitato. Nella proprietà del castello subentrano i Della Penna nell’Ottocento, i Bianconi da fine Ottocento ai primi decenni del Novecento.
Il Castello ed il Borgo, perfettamente restaurati, sono oggi adibiti ad attività ricettive.
L’annessa Tenuta di Forte Sorgnano è un’azienda di oltre duecento ettari con interessante vegetazione di tipo mediterraneo, disseminata di olivi, lecci, querce e corbezzoli.
 

Aspetto

Il castello ha pianta a forma di pentagono irregolare, è ancor oggi circondato da imponenti mura, risalenti all’VIII secolo, varcato il cancello, si entra nell’intimità della corte e si accede ai suoi antichi saloni, che si snodano a partire dalla sala del camino, arredata con eleganti mobili d’epoca, e abbracciano il cortile, seguendo la pianta a ferro di cavallo che si snoda senza soluzione di continuità, con le pareti caratterizzate da una splendida arenaria a vista.
 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia la Direzione dell’attività ricettiva per la sua cortesia e per aver fornito le due foto dall’alto, gentilissimi, ancora grazie.
 

Fonti documentative

F. Briganti – Castelleone, Pomonte, Sorgnano, Perugia Vecchia – 1925

http://www.fortesorgnano.com/home/it/castello

http://www.turismogualdocattaneo.it/ita/15/il-borgo-dei-castelli/7/castello-di-forte-sorgnano/

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

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