Castello di Grutti – Gualdo Cattaneo (PG)


 

Cenni Storici

Il castello sorge sul cosiddetto Altopiano Petroniano, a 506 m s.l.m. su di un vasto terrazzo, formato da banchi di travertino, che si affaccia ad occidente con un lungo ciglio a strapiombo sulla vallata del Tevere.
Ai piedi del dirupo, sotto l’attuale abitato e fino alla vicina San Terenziano sono presenti una serie di piccoli ripari e anfratti, in due di essi sono stati rinvenuti reperti di ceramica preistorica.
La frequentazione delle grotte è proseguita fino a tempi recenti con svariati utilizzi, forse frequentate anche dai primi cristiani, usate poi come ricovero per gli animali e come rifugio antiaereo durante la II guerra mondiale.
Poco si conosce del periodo romano, è stato colonia nel periodo augusteo, assieme alla vicina San Terenziano, ma mancano prove documentali; a un chilometro e mezzo da Grutti sono stati rinvenuti resti di una villa romana, dei Vedii, con frammenti di colonne di travertino, pavimenti a mosaico ed un tempietto funerario.
 

Aspetto

L’attuale castello sorse nel XI sec. con il nome di Grottombra, nel 1126 fu cinto da solide mura da signori ghibellini.
Nel 1347 era considerato “villa” e contava 16 famiglie.
Prese in seguito il nome “Grutti“.
Il luogo fu molto caro ad Angelo Cesi, vescovo di Todi, che vi fece eseguire alcuni interventi di restauro.
Della struttura medievale oggi restano in piedi alcuni torrioni che sovrastano ampi tratti di mura.
Il torrione che sovrasta il castello misura un’altezza di circa 20 m, una larghezza di 8 m ed ha muri di uno spessore superiore al metro.
L’accesso è possibile attraverso una prima rampa di scalette esterne in pietra e, per l’altra metà superiore, attraverso altre scale interne alla torre.
A fianco si trova la Chiesa parrocchiale di Santa Maria di Agello.
Le abitazioni dell’antico castello sono oggi per lo più adibite a magazzini e cantine.
All’interno del castello, subito dopo la porta d’ingresso, di cui oggi non esiste più traccia, vi era una cisterna sotterranea contenente acqua piovana.
Nelle vicinanze sorge l’antica Abbazia con chiesa romanica di Santa Maria di Agello, costruita anteriormente al castello.
 

Fonti documentative

GUERRINIP.DIGIUSEPPANTONIO P. ORAZI S. – Trasformazione dell’insediamento rurale nell’Umbria; il caso delle Villae. Alcune considerazioni in atti del XVI convegno di studi sull’alto medioevo – CISAM Spoleto 2002
NESSI-CECCARONI – Da Spoleto a Massa Martana, Spoleto – 1978.
www.comune.gualdocattaneo.pg.it
www.progualdocattaneo.org

https://it.wikipedia.org/wiki/Grutti

http://www.grutti.com/it/gruttistoria.htm

 

Da vedere nella zona

Chiesa di Santa Maria di Agello
Abbazia di Santa Maria di Agello
Castello di Gualdo Cattaneo
 

Nota

La galleria fotografica è di Alberto Monti il testo è di Silvio Sorcini.
 

Mappa

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