Castello di Lanciano – Nocera Umbra (PG)

La panoramica che si gode dal castello è unica specialmente con i colori dell’autunno che colorano le collina sottostanti.

 

Cenni Storici

Lantianum (1333) – Lancianum (1334), il toponimo sembra quasi certamente di origine prediale derivante dall’antroponimo “Lantius”.
L’attuale frazione Lanciano più che un castello vero e proprio sembra essere un agglomerato di costruzioni sorte intorno ad una torre.
L’ubicazione originaria va invece cercata circa mezzo chilometro più ad ovest.
Qui sulla cima di un colle sorgeva il “Castiello basso” così chiamato dagli abitanti del luogo per distinguerlo dal “Castiello alto” posto ancora più ad ovest su di un altro colle.
Non esistendo documentazione comprovante bisogna andare per ipotesi, la più probabile sembra proprio quella che vede il “Castiello basso” come insediamento originale, grazie anche alla sua maggiore estensione rispetto all’altro, il quale poteva essere una semplice torre, un punto di osservazione e di difesa sul lato più vulnerabile del castello.
In ogni caso la maggiore altezza del “Castiello alto” che gli permetteva di controllare e dominare una porzione di territorio più grande e le migliori possibilità di difesa potrebbero viceversa far posizionare là l’insediamento originale magari poi abbandonato, anche se non del tutto, a favore del “Castiello basso”.
La contemporaneità dei due insediamenti è una supposizione basata sulla tipologia molto simile, in alcuni casi identica, a quella degli altri castelli del periodo nel territorio (Postignano, Serpigliano, Salmaregia, ecc.).
Una volta poi che per qualche motivo i due “Castielli” furono abbandonati, con ogni probabilità, la popolazione si trasferì sul luogo dove forse sorgeva già una semplice torre, l’odierna Lanciano, in seguito ampliata.
La distanza dell’attuale frazione Lanciano (m 676 metri s.l.m.), dal capoluogo Nocera, è di circa 12 km in direzione nord-ovest.
Il “Castiello basso” (m 700 circa s.l.m.) si trova a circa 500 metri in linea d’aria ad ovest di Lanciano e il “Castiello alto” (816 metri s.l.m.) a 250 metri a nord-ovest del “Castiello basso”.
I tre insediamenti sono in collegamento visivo diretto tra loro, con il castello di Serpigliano a sud, con quello di Pertana e, più lontano, con quello di Poggio ad est, con Colle a nord-est, con Maccantone a nord e con Montecchio a nord-ovest.
L’odierna Lanciano è collegato alla via Flaminia, alle strade per Assisi e Perugia e agli insediamenti circostanti da un fitto reticolo viario di difficile interpretazione cronologica.
Da Lanciano si sale ai due “Castielli” attraverso una strada sterrata che verso la fine diventa sentiero.
 

Castiello basso

Il colle su cui sorgeva è protetto su tre lati da un dirupo scosceso oggi ricoperto dal bosco.
Della strada di accesso, che giungeva da ovest, rimangono vaghe tracce rovinate dai lavori agricoli e da una frana sviluppatasi poco prima di arrivare al castello.
Dalle rovine, completamente interrate, la pianta appare di forma tondeggiante con gradoni posti a diversi livelli.
Molto probabilmente la strada, secondo una tipologia molto comune, penetrava da un lato, in questo caso a sinistra del castello e continuava con un camminamento posto tra il dirupo, che in alcune parti era rinforzato artificialmente, e le mura delle quali si scorgono tracce semi affioranti.
Fatto il giro quasi completo, a sud-est doveva trovarsi l’accesso oggi del tutto scomparso.
All’interno di notevole si osservano le fondamenta di quattro–cinque edifici uno dei quali, il più in alto sul colle, poteva essere il cassero.
Il diametro del castello misura circa 60 – 70 metri, mentre la circonferenza esterna è di circa 200 metri.
Altro non si può aggiungere se non che i resti sono in pietra calcarea locale e che la totale assenza di elementi in cotto potrebbe testimoniare il precoce abbandono del sito.
 

Castiello alto

Domina l’altro da una maggiore altezza di circa 100 metri, la pianta presumibilmente doveva essere tondeggiante e, sul punto più alto del colle, si notano le rovine di un edificio che poteva essere il cassero.
La strada proveniente da nord-est circonda parzialmente il colle prima di entrare all’interno.
Il “Castiello alto” è in condizioni ancora peggiori dell’altro e oltre alle fondamenta dell’edificio prima citato, si notano poche tracce di altre costruzioni, due delle quali, per la loro posizione, potevano essere gli avamposti verso la strada.
Delle mura nessuna traccia tanto da far pensare alla loro assenza.
Tra i ruderi oltre alla solita pietra locale si notano tracce di cotto che però potrebbero provenire dalle rovine di una casa di costruzione moderna posta a circa sessanta metri verso nord-ovest.
 

Lanciano

L’insediamento risulta fortemente rimaneggiato e neanche la comparazione delle mappe catastali pontificia e moderna con il sopralluogo rende sicura l’interpretazione.
In ogni caso si osserva che il nucleo centrale di Lanciano che nella mappa antica risultava molto compatto intorno alla torre, nel tempo è stato modificato con aggiunte, sopraelevazioni, scialbature ecc. che ne hanno snaturato le caratteristiche primitive.
Di originale, oltre alla torre e a pochi altri resti, c’è a nord-ovest un arco a tutto sesto in mattone che si apre sotto gli edifici e che forse era l’imbocco di un canale oggi completamente interrato.
La torre è alta attualmente dal lato maggiore ad ovest circa 12 metri.
In origine era sicuramente più alta visto che la sommità è stata abbassata con un taglio obliguo per dare spiovenza al tetto, di pianta quadrata misura ml 6,00×6,00, l’ingresso è posto al primo piano a sud a circa quattro metri da terra e per accedervi nel sec. XVII è stata aggiunta una scala in pietra coperta poi ancora successivamente creando così una specie di ballatoio.
All’interno al primo piano ci sono alcune nicchie e aperture che sembrano originali, il pavimento è in rozze lastre di pietra.
 

La Chiesa

L’attuale chiesa di Lanciano è una semplice cappella sorta su di una maestà dedicata alla Madonna.
Di maggiore interesse è invece la chiesa di S. Biagio distante dall’abitato alcune centinaia di metri. Il titolo compare sia nelle “Rationes decimarum” del sec. XIV che nel “Liber beneficiorum” del 1528 nel quale risulta membro della cattedrale di Nocera.
 

Fonti documentative

Tesi di Laurea di Francesco Sorbelli – ” I castelli del Contado Nocerino: tipologie insediative e problemi di recupero”
 

Da vedere nella zona

Abbazia di San Biagio
Castello di Montecchio
Castello di Pertana
 

Mappa

Link alle coordinate

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>