Castello di Mugnano – Mugnano (PG)

Il castello è ben tenuto e abiatato, i muri dipinti sono una piacevole scoperta.

 

Cenni Storici

Mugnano si trova nella valle del bacino del torrente Cestola, occupata in epoca remota dall’antico Lago Tiberino.
Il nome attuale deriva dalla famiglia romana Munius che occupò il territorio a partire dal II secolo a.C.
Le origini della comunità di Mugnano sono strettamente legate all’insediamento dei monaci benedettini che, fra il secolo IX ed il X, vi costruirono una Abbazia.
I monaci iniziarono a bonificare il territorio e i terreni paludosi di lì a poco divennero tra i più fertili della regione, fecero lavorare la gente del posto che in cambio della propria opera riceveva protezione e asilo.
Da un documento storico sappiamo che nel 1136 il monastero era compreso nella giurisdizione del vescovo di Perugia.
Verso la metà del secolo XIV fu dato in Commenda all’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, oggi Cavalieri dell’Ordine di Malta, che tuttora gestiscono una moderna azienda agricola nel territorio circostante il paese.
Intorno alla metà del ‘300 fu adattato a residenza dei Commendatari che via via vi apportarono modifiche a seconda delle esigenze del momento, tanto che oggi, della vecchia Abbazia, non resta quasi nulla.
 

Il Castello

L’origine del Castello si può far risalire al periodo che va dal 1305 al 1380.
Ma, prima del 1305, nell’attuale zona di Mugnano, esisteva già un nucleo abitativo di 32 fuochi (nuclei familiari), in quanto un documento del 1276 parla di una specie di tassa (“Impositio Blandi“) che queste 32 famiglie dovevano pagare.
Sembra che il Castello fosse fatto costruire proprio dai monaci benedettini per proteggere i beni e la gente che lavorava la terra bonificata.
Con il Castello il piccolo ed indifeso villaggio si trasformò gradualmente in Castrum, un fortilizio con le sue mura perimetrali di cui si hanno ancora tracce, con il suo maschio, dove nel 1700 fu inserita la torre campanaria, con le sue torri, più numerose di quelle attuali, con il suo luogo di culto, con i ponti levatoi che si abbassavano sul fossato che tutt’intorno circondava il Castello.
Nel 1403 Perugia ordinò di distruggere l’antica abbazia insieme ad altre fortificazioni del contado, perché rifugio di fuoriusciti.
 

Interno

L’antico Centro Storico con il suo vecchio nucleo architettonico, conserva le sue viuzze, le piazzette, l’antico pozzo della “pompa” nella piazza, un profondo pozzo nel quale, le donne, fin dall’inizio del Novecento, attingevano acqua con una pompa azionata a mano; inoltre troviamo l’arco della Fratente, tutt’oggi abitato grazie ad una sapiente opera di ristrutturazione che ha riguardato le abitazioni, gli impianti di illuminazione e la pavimentazione stradale.
All’interno del piccolo borgo di Mugnano, un nobile palazzo ha, sopra il portale, la data A.D. 1777 ed è stato sede, in passato, della gestione della Azienda Agraria del Sodalizio di San Martino, ancora esistente, che, abbandonato da decenni verrà restaurato e destinato all’uso degli abitanti.
 

I MURI DIPINTI

Il Borgo si è salvato dal degrado, sia per la lungimiranza dei suoi amministratori e anche per la fortunata iniziativa “I Muri Dipinti” che nel 1983, grazie ad un’idea del pittore Benito Biselli nell’ambito delle manifestazioni organizzate dalla Pro Loco, pensò di integrare le vecchie mura con l’arte moderna.
Pittori italiani e stranieri invitati ad eseguire le loro opere sulle vecchie facciate delle case, hanno seguito la loro ispirazione, perchè non erano vincolati ad un tema prestabilito.
Nel borgo, in un’atmosfera quasi surreale, si snoda il percorso alla scoperta dei “muri dipinti” realizzati, da artisti italiani e stranieri che rappresentano un’esposizione permanente di grande interesse.
L’originalità delle pitture, i temi trattati, gli stili e le tecniche usate danno voce ai diversi linguaggi dell’arte sconfinando dal figurativo all’informale e regalando alle vecchie mura forme e colori.
I muri del paese cantano una fioritura improvvisa di opere, una ritmica stesura di sigilli pittorici dove ogni artista ha deposto il succo della sua creatività.
Tutti gli affreschi, pur recenti, si fondono a perfezione con l’antico borgo dando la sensazione di essere lì da sempre.
 

Fonti documentative

http://www.settemuse.it/

http://turismo.comune.perugia.it/

http://www.castellopetrata.it/

 

Da vedere nella zona

Abbazia Benedettina di Mugnano
 

Mappa

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