Castello di Pieve Caina – Marsciano (PG)

L’abitato prende il nome dal fiume che scorre ai suoi piedi e che a poca distanza confluisce nel Nestore.

 

Cenni Storici

Fra le famiglie di riguardo che avevano considerevoli proprietà in questo territorio sicuramente figura la famiglia Armellini di cui un membro, Francesco Armellini, nel 1518 era cardinale e nel villaggio aveva un sontuoso palazzo con torri ancora oggi visibile.
Pieve Caina per la sua posizione topografica non si prestava affatto come luogo di fortificazione e come posto strategico: ed anzi nel 1380, quando cioè per ordine della città fu fatta la descrizione dei castelli e ville del territorio perugino, essa figura fra le ville del rione di Porta S. Susanna.
Solo nel 1428, con l’istituzione dei Capitani del Contado, la troviamo compresa fra i castelli, questa volta del rione di Porta Eburnea, al quale poi sempre appartenne, tassata per 10 fiorini come suo contributo allo stipendio del Capitano.
Tuttavia benché in luogo basso e poco fortificato, Pieve Caina fu ritenuta dai nobili perugini fuorusciti in buon numero nel 1401, asilo abbastanza sicuro e vi si rifugiarono sotto la guida di Braccio Fortebracci.
Proprio per questo i perugini si accanirono ferocemente sul castello per snidarne e sconfiggere i ribelli.
Ma Braccio avuto sentore dell’attacco dei perugini, dispose le sue truppe in maniera da irrompere all’improvviso e con impeto straordinario sugli avversari che con abile tattica aveva costretto ad accostarsi al paese, riportando piena e clamorosa vittoria.
Quindici anni più tardi, Pieve Caina, insieme ai castelli vicini, si arrese a Braccio che aveva conquistato, dopo numerosi assalti, il castello della Spina.
Nel 1515 gli uomini di Pieve ottennero dai priori di Perugia l’autorizzazione a rifare il ponte sulla Caina, utilizzando 90 fiorini da prelevarsi dall’annuo sussidio che essi pagavano alla città.
Fra i ricordi storici di Pieve Caina si menziona il passaggio che vi fece l’esercito di Clemente VII e dell’imperatore sotto il comando del Marchese del Guasto il 1 aprile del 1532 e nel passaggio di papa Paolo III nel settembre del 1539 accompagnato da cinque cardinali, cioè il cardinale Del Monte, quello di Pisa, il Farnese, il Conterini e il Santa Fiora, tutti diretti a Perugia.
Nel 1860 anche Pieve Caina entrò a far parte del Comune di Marsciano.
 

Aspetto

Il paese si presenta come tipico castello di pendio con la torre (semi-diroccata) in alto e l’abitato a forma di triangolo con grossi edifici appartenuti alle famiglie facoltose e agli agostiniani che nel territorio possedevano terreni.
Le mura sono scomparse e poco resta del castello in generale; è tuttora visibile l’antico pozzo che serviva per l’approvvigionamento dell’acqua.
A fianco dell’abitato si conserva in buono stato una torre in località Pieve Vecchia.
Oltre alla chiesa di Santa Maria Assunta, un’altra chiesa è presente nel paese ed è dedicata a San Giuseppe annesso al palazzo che fu già del cardinale Armellini, e che apparteneva ai marchesi Antinori, mentre al momento è di proprietà della Congregazione di Carità di Perugia.
 

Fonti documentative

Ascenso Riccieri – Memorie storiche del Comune di Marsciano fino a tutto il secolo XVI – 1814

https://it.wikipedia.org/

 

Mappa

Link coordinate: 43.002296 12.263358

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