Chiesa della Madonna del Piano – Annifo (PG)

Il Santuario terapeutico è posto lungo le mura del cimitero di Annifo, nella vallata che confluisce verso i Piani di Colfiorito.

 

Cenni documentativi

Il santuario della Madonna del piano, è posto in aperta campagna in mezzo al piano detto di Marte, sul limitare di una necropoli italica, è meta di pellegrinaggio l’8 settembre, festa della Natività di Maria.
La chiesa alla fine del secolo scorso è divenuta cappella del cimitero di Annifo, così alle motivazioni originarie del pellegrinaggio si è aggiunto anche il culto dei defunti.
Siamo di fronte quindi ad un Santuario protettivo e risponde ad una esigenza fondamentale delle comunità di montagna: il culto dei propri antenati, quindi la venerazione dei morti.
Tra le pratiche che indubbiamente appartengono al pellegrinaggio mariano c’è la benedizione di oggetti apotropaici (medaglie e monili), ma anche di oggetti devozionali (corone del rosario).
La prima Visita pastorale che ricorda la Madonna del Piano è quella di Florenzi del 24 settembre 1622.
Nelle successiva visita, effettuata il primo giugno 1632 dallo stesso Florenzi, si annota che “in dicto altare (della Madonna del Piano) in muro est depicta imago Deipare cum Jesu puero, S. Josephi e S. Elene et superius Dei Patris“.
La chiesa probabilmente fu edificata per proteggere un’edicola stradale che divenne di certo meta di devozione popolare.
Sei anni appresso (10 settembre 1638) il visitatore trova la chiesa completata in tutte le sue parti e vi si celebrava la festività della Natività della Vergine con una grande affluenza di popolo e una indulgenza ogni sette anni.
Di li a qualche anno la cappella aveva trovato il suo patrono: la chiesa della Madonna del Piano era sotto la cura di Sant’Elena del castello di Annifo (le chiese di S. Elena e di S. Niccolò figurano fra quelle della Diocesi Nocerina che pagano le decime negli anni 1333-1334 come riportato nelle Rationes Decimarum).
Data l’affluenza delle elemosine l’8 agosto 1655 il visitatore Montani ordinò di apporre alle pareti due casette per la raccolta dei soldi chiuse con la chiave; la prima per l’edificio, l’altra per le elemosine delle Sante Messe e la gestione delle offerte doveva essere fatta di comune accordo tra il rettore e i santesi.
 

Aspetto

Il piccolo Santuario è preceduto da un atrio coperto che serve da luogo di raccolta dei fedeli provenienti dalle diverse parti della zona;
Si tratta di un edificio quattrocentesco, all’interno affrescato nella zona absidale; gli affreschi attuali, più volte ritoccati, dovrebbero risalire al XVIII secolo.
Nella lunetta dietro l’altare troviamo a sinistra un Sant’Antonio abate, al centro una Madonna in trono tra i Santi Giuseppe e Elena, figure piuttosto grandi e spaziose; a destra forse un S. Francesco da Paola.
Nell’arcone, sempre nell’abside, a sinistra un bell’affresco purtroppo ormai poco visibile riproduce la Visitazione di Maria, in alto, pressoché irriconoscibile, Dio Benedicente e a destra, molto deteriorato ma ancora leggibile, il Trasporto della Sacra Casa di Loreto.
Nell’arco trionfale la Natività della Vergine.
Sotto gli affreschi attuali però dovrebbero essercene degli altri più antichi.
 

Festività del Santuario

Originariamente il Santuario era meta dl pellegrinaggi due volte all’anno: settembre, giorno in cui ricorre la natività della Vergine e durante il mese di maggio; oggi si va alla Madonna del Piano solo l’8 settembre e in tale occasione si benedicono oggetti dl culto o personali, mettendoli a contatto con l’immagine della Madonna.
 

Fonti documentative

Mario Sensi – Vita di pietà e vita civile di un altopiano tra Umbria e Marche (secc. XI-XVI) – 1984
Scuola Media di Colfiorito – Santuari Terapeutici la ricerca dell’Identità paesana attraverso i Santuari Terapeutici di frontiera nella Montagna Folignate – a cura di Don Mario Sensi 1980. Cassa di Risparmio di Foligno Quaderno Numero 3

http://www.umbriaonline.com/

http://www.viaggispirituali.it/

 

Da vedere nella zona

Chiesa di San Pietro e Paolo
 

Mappa

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