Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire – Porano di Orvieto (TR)

la chiesa sorge all’interno del castello di Porano.

 

Cenni Storici

La chiesa parrocchiale di Porano, dedicata a San Biagio, è indicata nelle Rationes Decimarum Italiae a partire dal pagamento decimale effettuato per suo conto dal presbitero Iacobus, nel Natale dell’anno 1276.
Nel 1283 il vescovo Francesco Monaldeschi vi “promuoveva” il presbitero Giovanni, originario dello stesso Porano e, nel 1297, era registrata un’altra corresponsione in denaro per la “Cappellania S. Blasii de Porano”.
Sorge a margine del nucleo storico del piccolo centro abitato di Porano, sul punto più alto della città e si raggiunge l’ingresso soltanto dopo aver risalito un sagrato di dieci gradini.
 

Aspetto esterno

Esternamente la facciata, di impostazione sostanzialmente neogotica, presenta una semplice cuspide ornata da archettature cieche, due contrafforti cantonali, un semplice rosone circolare ed un portale con sovrastante lunetta ogivale.
Gli elementi decorativi modanati, quali cornici e lesene, sono tutti realizzati in cotto e successivamente tinteggiati a calce.
 

Interno

L’impianto originario, dalla lettura degli elementi tipologici che contraddistinguono la navata, doveva essere, molto probabilmente, ad aula unica divisa in tre campate ritmate da due archi diaframma, così come era in uso all’epoca della primitiva realizzazione della chiesa.
Successivamente, con l’avvicendarsi di stili e stratificazioni formali, sono state aggiunte le cappelle laterali, coperte con volta a padiglione e separate dalla navata da archi a tutto sesto, risalenti probabilmente al XVIII sec., con i relativi altari marmorei, che hanno dato origine all’attuale transetto, l’abside presbiteriale con impianto poligonale, nonché un’ulteriore campata alla quale è stata addossata, agli inizi del XX secolo, l’attuale facciata.
Attualmente la chiesa è quindi dotata di un impianto a croce latina, a navata unica.
Da citare una cantoria lignea collocata sopra la bussola d’ingresso.
Sia l’ambiente interno che i prospetti esterni sono intonacati e tinteggiati.
Rimangono solo pochi affreschi appartenenti alla decorazione originaria; sulla parete sinistra, appena dopo l’ingresso, Annunciazione, Sant’Antonio Abate e San Michele arcangelo, di un ignoto pittore del XV secolo.
Sulla parete destra alcuni affreschi di difficile lettura, appena visibile un San Sebastiano in corrispondenza del secondo pilastro.
 

Fonti documentative

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it

 

Nota

Per gentile concessione della Diocesi di Orvieto – Todi.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

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