Chiesa di San Michele – Beroide di Spoleto

La parte più interessante e più antica della chiesa è il campanile con gli affreschi dove è conservato anche un vecchio meccanismo dell’orologio campanario di autore ignoto risalente al 1650.

 

Cenni Storici

La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, risale probabilmente al XIII secolo, ma è stata più volte rimaneggiata nel tempo. Sorge all’interno delle mura difensive del paese, lungo la via principale che lo attraversa.
La chiesa parrocchiale di S. Michele utilizza come abside della chiesa originaria e torre campanaria un torrione poligonale del castello più volte ricostruito e rimaneggiato.
Attualmente l’abside della chiesa originaria è nascosta dall’altare moderno e vi si accede tramite una porticina posta sul retro dell’altare stesso; è collegata tramite una scala alla soprastante cella campanaria, e illuminata da una monofora posta sul lato sinistro.
L’ambiente è completamente decorato da interessanti affreschi, posti su due registri, risalenti alla seconda metà del ‘400 come dimostrato da alcune date riportate negli affreschi stessi: 1448, 1455, 1491.
Poiché non si tratta di un ciclo pittorico unitario, siamo di fronte ad affreschi devoti fatti commissionare probabilmente dalle persone più in vista del paese a pittori, alcuni degni di nota, per delle grazie ricevute.
Alcuni restauri sono stati effettuati negli anni ’80; i più recenti sono del 2006 fatti con un collante che ha solo ravvivato i colori.
 

Affreschi

Nel registro inferiore da sinistra Santa Caterina da Siena, Madonna con Bambino, affresco non più leggibile, San Bernardino, Crocifissione, con a sinistra del crocifisso la Madonna e a sinistra i santi Benedetto e Pietro Martire.
A seguire un’altra Crocifissione con Gesù crocifisso tra Santa Chiara e San Francesco d’Assisi.
Di diversa mano, a destra, una Madonna del Latte, tipologia di Madonna non riconosciuta dall’iconografia cristiana, che rappresenta Maria mentre allatta il Bambino; è una delle più tenere raffigurazioni della divinità.
Il riferimento evangelico alla Vergine, madre degli uomini oltre che del Cristo, acquisita, nella delicatezza della Madonna del Latte, una connotazione realistica ed affettiva.
Probabilmente dello stesso artista è il San Sebastiano dipinto con gli attributi del martirio: le frecce sul corpo e le mani legate dietro.
Sotto un piccolo ex-voto raffigurante l’allora beata Rita da Cascia, a seguire altri affreschi non leggibili.
Nel registro superiore da sinistra Cristo Pantocratore, poi, dopo la monofora, un bambino in fasce probabile ex voto in occasione di una nascita o di una guarigione.
Segue un ciclo di affreschi datati 1491, una Madonna in trono con Bambino, di buona mano, con a fianco in alto San Rocco e in basso San Sebastiano, i due protettori della peste.
Accanto c’è la Madonna di Loreto, la Vergine con gli angeli in trono sotto ad un baldacchino che sta a simboleggiare il senso di devozione e protezione, poi un San Michele Arcangelo, cui è intitolata la chiesa, il condottiero delle milizie celesti rappresentato alato in armatura con in mano una lancia con cui sconfigge il demonio spesso rappresentato nelle sembianze di un drago.
Chiude il registro superiore un’altra Madonna in trono con Bambino.
All’interno della chiesa inoltre è presente un antico orologio con un meccanismo di corde e pesi di pietra ancora funzionante.
 

Fonti documentative

Cartellonistica sul posto
 

Da vedere nella zona

Castello di Beroide
Chiesa di Sant’Antonio – Beroide
 

Mappa

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