Chiesa di San Sebastiano – Pupaggi

E’ una delle chiese più belle del sellanese, il soffitto è un’esplosione di colori.

 

Cenni descrittivi

la Chiesa di S. Sebastiano eretta nel sec. XIII, rivela i caratteri romanici nei muri laterali esterni a filari regolari di conci, mentre la facciata appare a più riprese rimaneggiata anche se conserva in parte il materiale murario.
 

Aspetto esterno

La chiesa si presenta a capanna con portale unico ed oculo, è sormontata dalla mole dell’alto campanile a torre che è un’aggiunta non molto posteriore.
 

Interno

L’interno si presenta come un’unica navata, coperta da volta tendente all’acuto, di un tipo non molto frequente ma diffuso anche nella montagna folignate (per esempio, nella parrocchiale di Cupoli).
II presbiterio è stato realizzato nel sec. XVIII (probabilmente in seguito ai danni provocati dal terremoto del 1703) allungando la navata.
Risale a questo intervento anche l’altare in stucco, ornato di una pala firmata da Giacomo Micheli di Ascoli e datata 1735, raffigura il Martirio di S. Sebastiano (oggi ne è presente una copia).
Le pareti e la volta conservano numerosi affreschi, in parte rivelati da restauri eseguiti nel 1962, molti dei quali frammentari.
Nella controfacciata: San Sebastiano, Madonna in trono col Bambino e i Santi Giacomo, Sebastiano e Rocco (1502).
Nella parete destra dipinti votivi datati 1459 e 1504, in alto: Crocifissione di un pittore umbro della prima metà del secolo XIV, San Sebastiano, San Sebastiano (1504); in basso: Angelo della Pace e Crocifissione (1504), Santa (1468), Angelo della Pace, San Leonardo, San Bartolomeo (1504), San Cristoforo di un pittore della metà del sec., XV, affine al Maestro di Eggi, Cristo Benedicente e San Sebastiano (1502), Trinità del tipo iconografico con tre volti, del principio dal sec. XVI, Santo diacono (forse San Lorenzo?, Madonna col Bambino della fine del sec. XIV.
Parete sinistra, in alto: Santa Maria Maddalena datata 1579, della maniera degli Angelucci, Madonna di Loreto, del principio del sec. XVI; in basso: San Sebastiano, i Santi Agata e Biagio dello stesso autore del S. Cristoforo, Annunciazione di un pittore tardo-gotico influenzato da Ottaviano Nelli, Madonna col Bambino.
Nella volta: pregevole decorazione raffigurante al centro l’enorme figura dell’Eterno entro una mandorla fra angeli musicanti e ai lati i Quattro Evangelisti, attribuita a Jacopo Zampolini e databile intorno al 1480.
Un ricco fregio rinascimentale nobilita questo raro complesso di affreschi, che colpisce per l’acerba ma pungente mescolanza di inclinazioni umanistiche e di persistenti caratteri del gotico estremo.
L’autore deve essere identificato In Jacopo Zampollni grazie alle strette affinità con la sua unica opera documentata, gli affreschi nella chiesa di San Lorenzo ad Azzano (Spaleto), l’esecuzione deve porsi verso il 1480.

Fonti documentative

http://www.comune.sellano.pg.it/

AA.VV. – Umbria manuali per il territorio La Valnerina il Nursino il Casciano – Edindustrie – 1977
 

Mappa

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