Chiesa di Santa Croce – Sant’Eraclio di Foligno (PG)

E’ l’unica chiesa castellare di Sant’Eraclio, le altre due, San Pietro e San Marco sono costruite fuori dalle mura.

 

Cenni Storici

Il primo documento storico certo, che riporta la presenza della Chiesa di Santa Croce, inizialmente intitolata a Sant’Eraclio, è del 982, ove si dice che la chiesa di San Marco di Spoleto possedeva nel territorio di Foligno un luogo indicato con il nome di “S. Heracleum“.
È certa l’ esistenza della “Ecclesia S. Eraclii” nel secolo seguente, cioè nel 1083 e nel 1084, dove in questo caso si identifica bene la collocazione cioè fra Foligno e Trevi.
Nel 1138 Papa Innocenzo II e nel 1143 Anastasio IV donarono questa Chiesa al Vescovo di Foligno Benedetto, il quale ne ebbe cura, come risulta da alcuni restauri fatti nel 1115 quando minacciava di crollare.
Per l’occasione il Vescovo vi fece costruire accanto per suo conto un palazzo, restaurato poi nel 1458; ed è proprio in questi anni la Chiesa fu decorata di molti dipinti.
Il vescovo di Foligno l’affidò, come pertinenza, ai monaci di Santa Maria in Campis.
Con atto notarile del 12 ottobre 1373 Santa Maria in Campis, e con essa la Chiesa di Santa Croce, è affidata ai monaci dei Corpo di Cristo dell’ordine Cistercense.
Papa Gregorio XIII nel 1580 sottopose Santa Maria in Campis e pertinenze alla congregazione olivetana di San Benedetto; perciò per tanti secoli e precisamente fino al 1817 i monaci Olivetani avranno il diritto di officiare nella Chiesa di Santa Croce e di seppellire i morti in Santa Maria in Campis.
Verso questa metà del XV secolo, la Chiesa era più piccola dell’attuale e misurava metri 6 di larghezza per metri 8 di lunghezza si sentì l’esigenza di ingrandirla, cosa che si fece demolendo la parete destra, e quella di ingresso, ed innalzando tutte quattro all’altezza attuale.
Questa è la causa per cui, di quattro pareti, due sole sono ornate di pitture, le altre due dovevano averne anche esse, ma furono distrutte.
Il 15 Giugno del 1573 fu visitata dal visitatore apostolico Mons. Camaiani Vescovo di Ascoli il quale trovò che in essa erano state trasferite le due Parrocchie di S. Pietro di Flamignano, e di S. Lorenzo di Rio.
Da questa visita risulta che nella Chiesa di S. Eraclio officiavano sia il Parroco secolare della chiesa distrutta di Flamignano e il Parroco regolare di S. Maria in Campis.
L’uno e l’altro Parroco officiavano l’unica Chiesa entro il Castello e questo seguitò fino al 1597, quando la chiesa divenne di nuovo troppo angusta ed incapace a contenere gli abitanti, circa 1000, la nuova parrocchiale fu costruita fuori le mura e dedicata a San Marco.
Nacquero dei dissidi fra le Confraternite, che reclamavano l’indipendenza della loro Chiesa, e i due Parroci che in essa volevano rispettati i propri diritti.
Dopo che Clemente VIII dichiarò la nuova chiesa di San Marco libera da ogni giurisdizione parrocchiale si rese necessaria la costruzione di una nuova chiesa che ideata nel 1665 dal Parroco Don Carlo Brancaleoni, fu terminata il 21 Giugno 1682, benedetta da Mons. Giustiniani di Foligno Vescovo di Assisi e dedicata a San Pietro.
Cosi S. Eraclio (di fatto Santa Croce), entro il Castello, rimase ai Monaci Olivetani, S. Marco alle due Confraternite, S. Pietro al Parroco secolare.
Nel 1817 i Monaci Olivetani lasciarono definitivamente la Parrocchia di S. Maria in Campis che venne incorporata a questa di S. Eraclio.
Una volta in piena efficienza queste due chiese fuori dalle mura la chiesa di Santa Croce perse prestigio e fu abbandonata tanto che il 28 Ottobre 1820 il Vescovo trovatala in pessimo stato, vietò vi si celebrasse più Messa.
Ci fu un crollo, cadde il campanile, si guastò il tetto, caddero le finestre.
Nel 1868 fu ridotta ad uso di Teatro fino a che fu concessa a privati.
Fa data poi in uso gratuito al Municipio, il quale alla sua volta lo cedette alla fanfara di S. Eraclio.
Nel 1892 il Vescovo Federici con decreto solenne né ordinò la riapertura, mentre il Regio Sub-Economo ne ordinava la perizia proponendo di venderla, nel frattempo fu ridotta a scuderia.
Nel 1893 circa 250 abitanti ne chiesero la riapertura e costrinsero il Governo a concorrere ai restauri con 600 lire.
Durante i lavori vennero a luce tutte le pitture del 1450 ecc. nonché una pittura del XVII secolo, raffigurante l’Annunziata, che malridotta fu distrutta.
Si restaurarono il tetto, le pareti, la sagrestia, si rinnovò il pavimento, e si restaurarono le due pitture della parte sinistra il 20 Ottobre 1895 fu riaperta al culto.
Oggi il Castello di S. Eraclio forma una sola Parrocchia, di cui fanno parte: la Chiesa Parrocchiale di S. Pietro, quella di S. Marco, e l’antica di Santa Croce entro il Castello.
 

Aspetto esterno

La facciata è composta da un portale sormontato da un’altra apertura circolare, affiancato da due piccole aperture rettangolari, con sopra murati due stemmi: uno della città di Foligno e uno della Famiglia Trinci anticamente situato a destra della porta verso Foligno è depositato nella Scuola di Arti e Mestieri; quello della chiesa è una riproduzione in cemento.
È presente un’ulteriore finestrella situata a metà altezza della facciata, spostata sulla sinistra.
Sulla parete di fondo della chiesa si trova un’apertura circolare speculare a quella sempre circolare della facciata.
Tutte le aperture, compreso il portale dell’ingresso hanno una cornice in laterizio.
La chiesa è costruita con una muratura in pietra bianca e rosa non squadrata a ricorsi irregolari e laterizi.
La copertura è a capanna, eseguita con orditura di legno con capriata e soprastante pianellato.
Il manto di copertura in coppi.
 

Interno

La piccola chiesa presenta uno sviluppo planimetrico a pianta rettangolare ad una sola navata.
Appena a sinistra dell’ingresso è posta una statua di Sant’Eraclio.
Sulla parete di sinistra si trova un affresco quattrocentesco, attribuito a Cristoforo di Jacopo raffigurante la Madonna in trono col Bambino tra i santi Giovanni Battista, Sebastiano e Lorenzo.
Una scritta in caratteri gotici posta sulla sinistra ricorda un restauro effettuato nel 1890.
Sempre sulla parete sinistra, ma adiacente alla parete d’altare, si trova una Madonna col Bambino in trono, datata 1452, attribuita anch’essa a Cristoforo di Jacopo.
La parete di fondo è interamente coperta di affreschi in cattive condizioni e di difficile lettura, al centro si scorge una grande composizione raffigurante la Crocifissione, probabilmente anch’essa opera del pittore folignate Cristoforo di Jacopo.
Al centro il Cristo morente, con ai piedi la Maddalena.
Attorno alla croce angeli piangenti: alcuni con le mani sugli occhi, in atto di asciugare le lacrime; altri con in mano un calice per raccogliere il sangue di Cristo.
A sinistra la Madonna svenuta e sorretta da due pie donne.
Affiancano il crocefisso tre figure con il capo nimbato, uno dei quali ha un nimbo di forma poligonale, dei santi dunque e un beato, ma non altrimenti identificabili poiché l’affresco è stato gravemente danneggiato.
Al di sotto si legge la scritta, in carattere gotico corsivo:
HOC OPUS FECIT FIERI DONA MARGARITA [ ] CARELLE PRO SUA DEVOTIONE, TEMPORE IN CHRISTO PATRIS NICOLAI PAPAE QUINTI.
Sulla destra è una quattrocentesca Madonna col Bambino e angeli reggitenda, in basso è raffigurato un San Rocco, affresco più tardo degli altri e attribuibile a Bernardino Mezzastris.
Sulla parete di destra è appesa una tela raffigurante Sant’Eraclio, a far da sfondo porta e mura del castello.
 

Fonti documentative

http://www.santeraclio.altervista.org/la-storia/prima-della-nascita-del-castello.html

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=44707&Chiesa_di_Santa_Croce_al_Castello__Sant%27Eraclio,_Foligno

https://www.santeraclio.altervista.org/la-storia/504-chiesa-castellana.html

Mario Sensi – Sant’Eraclio da castello di frontiera a periferia di Foligno – 2012
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Da vedere nella zona

Castello di Sant’Eraclio
Chiesa e Monastero di San Feliciano di Mormonzone
Chiesa di Santa Maria in Campis
 

Mappa

Link coordinate: 42.933668 12.722816

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