Chiesa di Santa Lucia – Aggi di Nocera Umbra (PG)

La chiesa è bellissima purtroppo è chiusa e per cercare le chiavi bisogna rivolgersi presso il paese di Bagnara di Nocera Umbra.

 

Cenni Storici

E’ una chiesa assai antica, come dimostra anche la sua architettura con la porta a sesto acuto, forse di origine trecentesca nella sua forma attuale e si trova nella frazione di Aggi.
Aggi: da ricollegarsi al Longobardo gahagi (= terreno, bosco, pascolo o altro riservato).
E’ nominata in un documento del secolo XII, una bolla di protezione di Alessandro III in data 04 Aprile 1174, in favore del Monastero di San Pietro in Landolina dove se ne confermano i possedimenti (S. Lucia di Agio- S. Cristoforo- S. Antimo).
In un breve di Innocenzo IV dell’ anno 1252 in cui sono confermati i possessi dei monaci dell’Abbazia di S. Croce di Sassoferrato, è pure nominata di S. Lucia di Aggi come dipendente del priorato di S. Angelo di Appennino che era di proprietà degli stessi monaci.
 

Aspetto esterno

La chiesa, volta verso oriente, appare come una piccola costruzione di campagna dalle ridotte dimensioni, ma disegnata in un delicato quanto elegante stile Gotico.
La porta di entrata nella parete a cornu epistolae è a sesto acuto in pietra squadrata; sulla chiave di volta presenta, una pietra con una croce gotica.
E’ priva di campanile ed è stata restaurata nel 1995 con i finanziamenti della Comunanza Agraria di Bagnara.
 

Interno

La chiesa era abbondantemente coperta di affreschi, attualmente si possono ancora vedere, presso l’altare, cinque pitture murali:
1) San Sebastiano
2) Santa Lucia
3) Madonna col Bambino
4) Crocefisso
5) Santo Francescano (forse S. Antonio da Padova)
6) Santa Monaca
Alcune di queste figure, fra cui Santa Lucia e la Madonna con il Bambino, sono attribuite dai critici a Matteo da Gualdo che le eseguì molto probabilmente nell’anno 1488 quando si recò nella vallata di Bagnara ed eseguì un affresco a Colle Aprico (l’affresco nel 1911 è stato staccato dalla parete e portato alla galleria nazionale di Perugia).
Le figure hanno tutte gli inconfondibili caratteri dell’arte di Matteo di Pietro da Gualdo: colli esili, occhi tondeggianti, occipite allungato e il solito muretto a mattoni rossi.
 

Fonti documentative

http://www.comunanzabagnara.com/

 

Da vedere nella zona

Chiesa di Santa Croce della Ficarella
Maestà di Acciano
 

Mappa

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