Pieve San Nicolò

La chiesa è inserita nel percorso Francescano da Assisi a Gubbio.

 

Cenni storici

Pieve S. Nicolò è situata su di un poggio a 603 m. s.l.m. È un chiaro esempio di insediamento sorto nei pressi di una Pieve Medievale, della quale è rimasta traccia nella chiesa “fuori le mura“. Troviamo il nome e l’estensione della “balia” negli atti dell’archivio della cattedrale di San Rufino del 1293 e 1329 e ancora negli “Statuti Eugubini” del 1371, quando si parla di “riparazione di strade conducenti ad Assisi“. Appartenne all’abbazia benedettina di S. Nicolò in Campolongo.
Nel 1474, con decreto di Sisto IV, francescano, passò alla custodia dei Frati del Sacro Convento di San Francesco di Assisi.
La chiesa attuale, dopo la demolizione di quella “intra moenia“, fu costruita fuori dell’antico castello medioevale, tra gli anni 1573 — 1600, come risulta dalla relazione della visita pastorale di Mons. Crescenzi, Vescovo di Assisi, eseguita nel 1600.
La chiesa subì gravi lesioni durante i movimenti sismici del 1972, 1973,1979 e 1982 che resero inabitabile la casa parrocchiale, inagibile la sacrestia e piena di umidità e di crepe la chiesa.
Questo monumento di civiltà agricola e religiosa, dopo diversi secoli, rischiava così di scomparire, con grande rammarico di tutti gli abitanti della zona.
L’intervento solerte e costante della Curia vescovile assisana, che ne è proprietaria, è stata determinante per salvare e recuperare tutto l’edificio.
Nel 1987, nella revisione e ristrutturazione delle piccole parrocchie, Pieve San Nicolò è stata accorpata dal Vescovo Diocesano, Mons. Sergio Goretti, alla parrocchia di Santa Margherita in Assisi in modo da formare una sola parrocchia, affidata ai francescani del Sacro Convento di San Francesco.
Negli anni 1988-1990 è stato aggiunto il leggio in pietra d’Assisi per la proclamazione della Parola di Dio.
Negli anni 1991-1992 è stato realizzato da Mark Balma, dentro la chiesa sulla parete del presbiterio, l’affresco intitolato: “Il Battesimo di Cristo“.
Nella scena del battesimo di Cristo nella parte di Giovanni Battista (il patrono della chiesa) sono state introdotte: Santa Margherita (la patrona della parrocchia), San Francesco (il fondatore dell’Ordine dei Frati, ai quali è affidata la cura pastorale della chiesa) e due apostoli S. Pietro e S. Andrea.
 

Interno

Si presenta ad unica navata, a capriate con travi di legno.
Misura m. 11 x 4,80, con muro perimetrale in pietra locale, arenaria non levigata.
Ha un unico altare di pietra con basamento di mattoni e la mensa dell’altare, molto antica, è del 1400. A fianco dell’altare si accede alla sacrestia: questa possiede un quadro ad olio del Titolare: San Giovanni Battista della fine dell’600, un quadro della Madonna del Buon Consiglio, dell’800.
Dalla parte di fondo si può accedere alla casa parrocchiale, costruita in epoche diverse.
La parte centrale è la più antica e risale al 1600: è l’edificio che nel corso dei secoli è riuscito a conservare i pochi elementi rimasti dell’antico insediamento.
 

Fonti documentative

Note esplicative esposte in una bacheca nel portico della chiesa stessa.
 

Mappa

Link alle coordinate