Casone Pellicani – Treia (MC)

Archivio foto anno 2017


 

Archivio foto anno 2005


 

Cenni Storici

Edificio complesso costruito nella metà del ‘500 con funzioni di controllo, produzione e svago, esempio unico e insieme ibrido di mulino fortificato, peschiera, casino di caccia. Posto lungo la strada che conduce alla frazione di Chiesanuova, rimane un edificio indecifrabile: ci vorrebbero infatti nuovi sistemi di lettura sia sotto il profilo del paesaggio agrario storico che dello studio archeologico di superficie, per cercare di capire questa fortificazione di grande interesse storico e artistico. Potrebbe trattarsi di una palombara, della torre di un mulino, di una torre d’avvistamento fiancheggiante lo scomparso Castello di Valcampana, di un Casale fortificato o, verosimilmente, del castello stesso. In una planimetria a volo d’uccello del 1527, riprodotta all’ingresso dell’Archivio di Stato di Macerata, la costruzione è già rivelata tra Montecchio e Pignano. Comunque è risaputo che nel 1538 era di Fortunato Pellicani, castellano di Macerata e nell’Ottocento era in enfiteusi dell’ispettore pontificio Eutimio Carnevali (probabilmente avuta dai conti Broglio d’Ajano insieme al castello di Valcampana); da questi passò ai nipoti Piervitali, poi ai Bezzi-Cervigni. Questi ultimi lo vendettero, insieme alla terra circostante, ai contadini che ne coltivavano il fondo e che poi si costruirono due nuove case nelle immediate vicinanze. Di questa torre con portichetto esterno, inglobata ora in un complesso sistema colonico che rende illeggibile la forma originaria, quello che più colpisce è il salone del primo piano che benché diviso (essendo stato per un periodo destinato a scuola elementare oltre che a casa colonica), mantiene una magnifica volta a lunette e un raro portale cinquecentesco in pietra con stemma e nome dell’antico proprietario: Giovanni Pellicani. Due altri torri isolate e degne di rilievo si trovano nel territorio di Treja: la Torre Togni a Le Spinete di Camporota, che traguarda con il Casone e di recente restaurata, e la neo-romantica Rocca Pagani alle porte di Treja.

Di pianta quadrata fu ristrutturata nel XVI sec. dal nobile Giovanni Pellicani, la sua funzione consistette in una lussuosa dimora di caccia. L’edificio è stato restaurato con parziale intervento cotributivo dello Stato. I giorni di visita sono: il primo lunedì e martedì del mese dalle ore 15 alle 18 previo appuntamento telefonico, 328.5832320
 

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