Castello di Monte Vibiano Nuovo – Mercatello di Marsciano (PG)

Il castello di Monte Vibiano Nuovo, è un altro piccolo gioiello che rende interessante quest’area.

 

Cenni Storici

Nel 1312 l’esercito imperiale avendo devastato tutti i vicini castelli, tentò di bruciare Monteubiano, ma questo fu salvato da alcuni nobili perugini al seguito del Campo dell’imperatore, questi forse furono i Vibi.
Nel 1361 vi si rifugiarono alcuni nobili fuorusciti congiurati contro i Raspanti, sotto la scorta dei Capitani del Papa e si tolse dall’obbedienza di Perugina la quale dopo 4 ore di assedio prese il castello e ordinò ai soldati che fosse scaricato fino alle fondamenta per toglierlo dalle mani di quei nobili che li avevano i loro beni.
Ciò avvenne e il castello, che ad oggi è conosciuto come Monte Vibiano Vecchio, situato più a monte, fu completamente distrutto.
I Massari del castello rimasti senza casa affezionati al luogo nativo, supplicarono il Magistrato di Perugia di poter riedificare le case nel distretto dello smantellato castello e tal proposito presentarono una supplica ai Priori riportata negli Annali Decenvirali.
Il Consiglio con 36 voti favorevoli e 4 contrari accolse la supplica con tutte le particolari richieste solo limitando a due anni invece che a quattro il godimento della gabella del mercato per parte degli uomini di Monte Vibiano e fu sottoposto al contado del rione di Porta Eburnea.
Subito questi si accinsero all’edificazione del nuovo castello sul pendio del monte in vetta al quale sorgeva l’antico, nel luogo da essi desiderato e che si chiamava il mercato delle Tavernelle.
Il nuovo castello si chiamò, in memoria dell’antico, Monte Vibiano Nuovo e più tardi anche Mercatello.
Secondo alcuni storici Monte Vibiano Nuovo e Mercatello sarebbero due castelli diversi, secondo altri fu ampliato l’abitato di Taverne sopra la chiesa di San Michele Arcangelo tuttora esistente come parrocchiale e che insieme a Mercatello sia lo stesso castello.
In un Breve di papa Alessandro VI del 10 luglio del 1497, con il quale si esenta l’osteria ( hospitium ) di questo luogo, appartenente a Baglione di Monte Vibiano, da qualunque imposta che non oltrepassasse l’annua somma di dodici ducati d’oro durante la vita di detto Baglione, il nuovo castello è chiamato Mercatello di Monte Urbano.
Nel 1416, insieme ad altri vicini castelli, si arrese a Braccio Fortebracci e fu a Monte Vibiano Nuovo che nel 1494 si accamparono alcune compagnie di fanteria e di cavalleria francesi dell’esercito di Carlo VIII contro le quali mossero nottetempo Astore e Giampaolo Baglioni seguiti da parecchi giovani perugini richiamati poi tutti in città dai messi inviati sollecitamente dai rispettivi genitori, all’insaputa dei quali era stata fatta quella sortita.
Sempre nel castello di Monte Vibiano Nuovo fu ucciso nel settembre del 1514 Girolamo di Baglione Vibi dal suo parente Ugolino di Orlandino per antichi rancori.
L’omicidio portò ad una faida che causò numerosi morti dall’una e dall’altra parte circa 60 e la distruzione di numerose terre.
Nel 1537 una disposizione del Magistrato tolse via tutti i mercati settimanali che si facevano nei vari castelli, fatta eccezione per due: Fratta e Monte Vibiano i quali poterono continuare i propri mercati.
Nel 1556 il castello di dotò degli Statuti che furono approvati all’unanimità dai 38 camerlenghi presenti al Consiglio tenutosi il 2 febbraio di quell’anno.
Successivamente si sono perdute le memorie storiche, si sa solo che la nobile famiglia dei Rossi Leoni che fin dal secolo XIV succedendo ai Vibi possedeva con il titolo di marchesato Monte Vibiano e Monte Lagello continuò a possedere terreni e palazzo a Monte Vibiano Vecchio fino al 10 aprile del 1794 nel qual giorno moriva Gaspare Rossi Leoni ultimo della famiglia.
Gli eredi nel 1892 vendettero tutti i loro beni e il palazzo al prof. Vincenzo Sereni.
 

Aspetto

Conserva una torre circolare e parte delle mura, nonché una torre posta sopra la porta di accesso trasformata in campanile.
Al suo interno è caratterizzato dalla presenza del Palazzo della Penna, un’imponente struttura del XIV secolo già appartenuta ai Vibi, con una torre circolare ed elementi architettonici in laterizio di stile Quattrocentesco; praticamente annessa alla residenza c’è una piccola cappella gentilizia del XVI secolo intitolata a Sant’Andrea.
La struttura è privata.
 

Fonti documentative

Ascenso Riccieri – Memorie storiche del Comune di Marsciano fino a tutto il secolo XVI – 1814

http://www.comune.marsciano.pg.it/pagina1933_monte-vibiano.html

 

Mappa

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