Chiesa di San Cristoforo – Montesperello di Magione (PG)

La chiesa si trova sulla parte alta di Montesperello dominante la vallata e prospiciente l’abitato di Magione ed è a ridosso delle mura del Castello. All’interno conserva un ciclo di affreschi di Gerardo Dottori.

 

Cenni storici

La chiesa di San Cristoforo, dipendente dal monastero di Farneta in Val di Chiana, nel 1350 era iscritta nel Liber Beneficiorum e doveva far parte, insieme all’intera comunità, del piviere di S. Giovanni di Castelvieto per cui gli abitanti della stessa dovevano battezzarsi, ancora all’inizio dell’età moderna, presso la chiesa di S. Maria di Monte Melino.
Alcune linee architettoniche come archi e portali, visibili prima che fosse fatto l’intonaco di copertura del 1945, fanno supporre che l’edificio sia stato ricostruito tra il 1400 e il 1450, rispetto alla primitiva costruzione del 1300.
Che il sito su cui poggia la chiesa sia molto antico è dimostrato da una serie di cunicoli e nicchie scavati nel tufo che corrono al disotto della stessa e di probabile origine etrusca, successivamente sfruttati come cantine dagli abitanti del posto.
Fin dall’anno 1500 era stata redatta la pianta catastale dei beni immobili della parrocchia, perciò la stessa era costituita già prima di questa data.
Nel 1760 il parroco don Pietro Pieroni iniziò la costruzione della chiesa nella forma attuale e fu completata il 18 luglio 1762; la spesa fu di scudi 180, compreso il lavoro di fornace, calce e gesso e opere di muratori e in occasione di questa ricostruzione fu rifatto anche il campanile, che però quello che noi oggi vediamo nell’attuale forma risale al 1797.
Nel 1926 il parroco di quel periodo iniziò importanti lavori, resisi necessari e urgenti, per le condizioni misere in cui dagli anni e dall’incuria era stata ridotta la chiesa, il lavoro più considerevole fu la costruzione della facciata, fatta in mattoni e travertino.
Tali lavori furono ultimati nel 1936 con le riparazioni al campanile di cui una parte era crollata.
Per i grandi lavori eseguiti dal 1926 al 1936 concorse il Comune con un contributo di Lire 5.000.
In questa occasione in luogo della sacrestia fu realizzata una cappella dedicata a S. Francesco d’Assisi dove è conservato un ciclo di tre dipinti su tavola realizzato di recente da T. Todeschi.
Il tetto fu rifatto nel 1936, in seguito al crollo di uno spigolo di cornicioni sopra gli archi della cella campanaria che provocò anche la caduta di gran parte della copertura.
Ulteriori danni alla copertura si ebbero nel mese di settembre del 1944 in seguito ai bombardamenti del conflitto mondiale; alla manutenzione ordinaria e straordinaria concorse la popolazione e il parroco.
Nel 1949 fu incaricato il pittore Gerado Dottori di decorare l’abside della chiesa con dipinti raffiguranti la vita di San Cristoforo e il 3 luglio 1949 fu fatta l’inaugurazione di questo dipinto con una grande festa.
 

Aspetto esterno

La chiesa è sopraelevata di 70 cm. circa dal piano stradale poiché, come si diceva, sottostante alla stessa sono presenti antichi cunicoli scavati nel tufo forse di origine etrusca.
Ha una facciata In mattoni con tetto a capanna caratterizzata da un apparato decorativo in travertino con zampini, archetti pensili, rosone e portale con dentelli; marcapiano e gradini esterni sono in travertino; le pareti laterali sono intonacate.
Il campanile è staccato alla destra dall’edificio e sopra la porta è presente una mattonella in ceramica con l’immagine di San Cristoforo.
A sinistra sorge l’edificio della canonica con portale decorato ad arco a tutto sesto in arenaria.
 

Interno

L’interno è a navata unica di forma rettangolare, le pareti di elevazione sono scandite da lesene, le arcate si incrociano con il transetto a crociera e i due bracci si presentano con volta a botte.
Alla sinistra dell’ingresso acquasantiera e confessionale; lungo la parete destra sull’arcata centrale prima nicchia con una statua di Sant’Antonio da Padova, segue un altare dedicato alla Vergine ricavato in un arretramento della parete.
Il presbiterio è rialzato e nell’abside sono presenti tre affreschi di Gerardo Dottori realizzati nel 1948-1949.
Si tratta di un trittico dedicato a S. Cristoforo che raffigura la Conversione del Santo, il Traghetto di Gesù e il Martirio del Santo.
A sinistra nel presbiterio una cappella costruita negli anni 30 del 900 dedicata a San Francesco e ricavata dall’antica sacrestia, in essa è conservato un ciclo di tre dipinti su tavola realizzato di recente da T. Todeschi; detto ciclo riguarda Assisi nel corso dei secoli e la vita di S. Francesco; da questa cappella è possibile accedere alla chiesa oltreché alla sacrestia e alla canonica.
Scendendo nella parete sinistra altro altare ricavato anch’esso da un arretramento della parete dedicato al Salvatore, subito dopo nell’arcata centrale una nicchia con una statua di San Cristoforo ed accanto alla porta in un’altra nicchia il Fonte Battesimale in travertino con sopra una piccola statua raffigurante San Giovanni Battista che battezza Gesù.
 

Fonti documentative

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=3389

http://www.h24net.eu/19-dicembre-2016-chiesa-di-san-cristoforo-montesperello/

http://www.magionecultura.it/default3.asp?active_page_id=165&id=81&cid=14&scid=15

 

Mappa

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