Paese di fondovalle recuperato dopo l’ultimo terremoto, ma quasi completamente spopolato.
Cenni Storici
La chiesa di Santa Maria è menzionata per la prima volta nella seconda metà del Cinquecento. Amministrata da un proprio rettore (1625), la chiesa di Santa Maria sarà ricordata (1643) insieme ad un’altra intitolata a San Giovanni. Paese di fondovalle recuperato dopo l’ultimo terremoto, ma quasi completamente spopolato.
Una volta trasferiti in quest’ultima il fonte battesimale e il Sacramento, il vescovo Montecatini avrebbe ordinato (1646) di apporre una piramide con croce sul luogo della chiesa di Santa Maria, che “annis praeteritis in totum chasmate perijt“.
Della chiesa e della croce oggi non resta traccia, né memoria tra gli abitanti.
Documenti più tardi avrebbero citato (1670) di nuovo Santa Maria in Rivo: evidentemente, la chiesa di San Giovanni aveva assunto il vecchio titolo.
Forse ricostruito nel secolo scorso, l’edificio ecclesiale è situato all’interno dell’abitato, in posizione elevata ed è attualmente intitolato a Santa Maria Assunta.
Antica chiesa
Come detto dell’antica chiesa di Rio si sono perse le tracce dal momento che il Visitatore apostolico nel 1646 la trovò completamente diruta e ordinò che sulle macerie fosse apposta una croce a memoria dell’antico edificio ecclesiastico; da allora nessuno ne seppe più nulla, ma come al solito laddove non esiste più traccia dell’edificio, ne sopravvive il toponimo o perlomeno una località che non risulta dalle mappe ma nella memoria della gente che indica il posto ricordando la storia.
Anche in questo caso è successo così, infatti nella memoria dei più anziani abitanti (pressochè quasi nessuno visto lo spopolamento e la scarsità di sopravvissuti) si ricorda un posto coltivato non lontano dal paese che veniva chiamato il “Campo della chiesa”; si tratta di un appezzamento un tempo coltivato su cui sorgeva l’edificio sacro.
Questo veniva a trovarsi sull’antica strada di collegamento tra Rio e Capodacqua, strada ora scomparsa in mezzo alla vegetazione non essendo più in uso; altresì a poca distanza dalla chiesa c’era e c’è tuttora una grossa pietra chiamata “Lo Scoglio della Processione”, dove sulla roccia era incisa una croce e davanti presentava un pianoro dove la processione passava e si fermava per qualche orazione.
Lo scoglio anche questo è rimasto, ma per la fitta vegetazione non è stato possibile verificare ancora la presenza della croce incisa.
Per facilitare il posizionamento aggiungo le coordinate dell’Antica chiesa (43.017355, 12.819692) e dello Scoglio della processione (43.018776, 12.820299), in modo da facilitare la ricerca per chi si volesse mettere a curiosare nella storia.
Tutto questa scoperta è stata possibile grazie all’impegno di Filiberto Angeli e di Marco Alessandri che tenacemente hanno fatto il sopralluogo e cercano di tenere viva la memoria di questo territorio.
Aspetto esterno
L’edificio sorge nella parte alta del paese e nella parete di destra presenta dei contrafforti a scarpa per la tenuta strutturale nella parte più a sbalzo.
L’esterno, intonacato, ha un aspetto modesto; il campanile a vela a due fornici si eleva a sinistra della parete di fondo.
Delle due campane presenti nei due fornici solo una è rimasta al proprio posto, in quanto una di esse si è spaccata ed è stata rimossa, tuttora è conservata nella chiesa di Seggio; quella rimasta sul posto presenta la seguente scritta: al primo rigo – MARIO ANT.MAFFEI EPO FULG.DOMINICO PACINI CAP. +
Mentre al secondo rigo: CUR.FELICIANUS IUSTINIANI FECI AD MDCCLXVIII.
Va ricordato che Mario Maffei era il Vescovo di Foligno dal 1745 al 1777 e Giustiniani era la fonderia di Foligno.
Interno
l’interno è a pianta rettangolare e con copertura a volta.
A sinistra dell’ingresso si trova un’acquasantiera a muro in pietra scolpita.
Sulla parete sinistra una decorazione in stucco doveva contenere un’immagine sacra rimossa per i lavori di restauro, l’altare è di nuova fattura rialzato di due gradini e disposto di spalle ai fedeli (forse manca del tutto ancora la mensa).
Nella parete d’altare una nicchia doveva contenere una statua al momento mancante; nella sacrestia, in terra è riposto il Fonte battesimale rotto nel piedistallo.
Nella parete di destra un’altra cornice in stucco vuota.
La chiesa è in fase di recupero essendo stata danneggiata dal terremoto del 1997.
Va ricordato che dopo l’inaugurazione del 8 settembre 2022 la statua della Madonna è tornata nella nicchia d’altare e nella cornice di sinistra è stata riposizionato uno stendardo settecentesco con l’immagine della Vergine.
é stata riportata anche una croce laminata in oro.
Anche il Fonte battesimale che era rotto alla base dello stelo è stato restaurato e riposizionato nella parete di fondo.
Festività
La ricorrenza più significativa di Rio è la festa di Maria Bambina: si festeggia l’8 settembre e nell’occasione si svolge la processione per le vie del paese, alla quale partecipano gli abitanti di Afrile e di Seggio.
Inaugurazione
In seguito ai lavori di messa in sicurezza dell’edificio religioso, la chiesa è stata riaperta al culto con solenne cerimonia il giorno 8 settembre 2022 con una messa alla quale hanno partecipato numerose persone giunte da diverse località richiamate dalla devozione e dall’attaccamento a questa terra.
La serata si è conclusa con un convivio a base di panini e dolci casarecci accompagnati da canti di stornelli.
Fonti documentative
F.Bettoni M.R.Picuti – La Montagna di Foligno, Itinerari tra Flaminia e Lauretana – Edizioni Orfini Numeister 2007