Coro delle Monache – Chiesa di Santa Maria di Monteluce (PG)

Si tratta del luogo posto dietro la parete dell’altare della chiesa di Santa Maria di Monteluce, dove le monache clarisse si riunivano per ascoltare la messa.

 

Cenni Storici

Nel 1200 il quartiere di Monteluce, si presentava come un luogo isolato rispetto all’agglomerato cittadino di Perugia raccolta entro le sue mura, e qui il luogo maggiormente si prestava all’isolamento e alla preghiera.
Qui si trovava il ricchissimo e potente monastero di clausura delle clarisse di S. Maria di Monteluce che, secondo i documenti vide la sua luce nell’anno 1218, quando il nobile Glotto di Monaldo dona alla Chiesa un terreno per alcune donne che, unite dal desiderio di seguire Cristo, lì già vivevano insieme da qualche anno, probabilmente attratte dall’ideale francescano, dando così vita alla più antica comunità di Sorelle Povere di S. Chiara della città.
Forse le penitenti seguirono l’esempio dei francescani che anch’essi alle porte della città, ma dalla parte opposta si stanziarono a Monteripido grazie alla donazione di un terreno isolato da parte di un nobile perugino.
In una mappa del 1572, mostra la struttura cittadina che si dipana sui colli, terminando, simbolicamente, nei cinque fulcri religiosi sia maschili che femminili, di S. Pietro, S. Giuliana (femminile), S. Francesco al prato, S. Francesco ciel monte, S. Maria di Monteluce (femminile).
Il monastero di Monteluce raggiunse nel XVI secolo la presenza di 90 monache e diventò anche un centro culturale importante, con uno Scriptorium in cui le Sorelle copiavano e scrivevano libri e breviari.
Nel 1910, in seguito alle soppressioni della fine del XIX secolo, furono espropriate del Monastero che divenne l’Ospedale Policlinico S. Maria della Misericordia (ora trasferito) e la Chiesa fu resa parrocchia del quartiere nascente.
Dal 1925, dopo aver vissuto per 15 anni nel Monastero S. Agnese, la comunità si trasferì a S. Erminio, nell’antico monastero dei monaci Silvestrini (1267-1657) poi diventato villa dei Conti Oddi-Baglioni, dove ancora risiede.
Il restauro di questo spazio della chiesa di Santa Maria Assunta di Monteluce (di proprietà del FEC – Fondo Edifici del Culto), è stato fortemente voluto dall’associazione Bosco Sacro di Monteluce e dalla parrocchia di Santa Maria Assunta.
I fondi necessari provengono da privati, da aziende e dall’importante sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
 

Aspetto

Di questo complesso, rimane, oltre alla bellissima chiesa di S. Maria Assunta, la cosiddetta “Chiesa dentro” o coro delle monache dove le clarisse si riunivano per ascoltare la messa attraverso la grata e per pregare insieme ispirate dalle tante immagini devozionali dipinte sulle pareti.
L’ingresso esterno a questo ambiente è posizionato sul lato sinistro della chiesa con una porta in via del Giochetto.
 

Interno

Da dietro al presbiterio o da una porta esterna sulla parete sinistra della chiesa, si accede all’antico coro delle monache: una sala gotica con volte costolonate e affreschi di scuola umbro-senese.
Questo grande ambiente coperto da una grande volta a crociera, ha svelato, in questi ultimi anni, una preziosa testimonianza della pittura umbra trecentesca.
Recenti restauri hanno riportato alla luce testimonianze e sopravvivenze di una corrente pittorica locale legata alla cultura senese di Meo da Siena (1300/1340) e alle novità giottesche e lorenzettiane.
La parete d’altare è stata recentemente interessata da lavori di restauro dei dipinti; l’intervento è relativo a una porzione di affreschi in cui sono raffigurati, sulla sinistra, San Lorenzo e Sant’Ercolano e, a destra, la Vergine assunta in gloria, opere di anonimo pittore locale, usualmente indicato come “Maestro dei dossali di Subiaco“.
La Vergine assunta in gloria venne replicata da don Nello Palloni, negli anni Ottanta, in un pannello posto nella loggetta esterna della chiesa.
Nella fascia superiore compaiono affreschi con la Flagellazione, al centro una Crocifissione molto deteriorata e a destra la derisione di Cristo.
Il restauro più significativo è quello che riproduce l’icona del giovane diacono Lorenzo con la palma del martirio e la dalmatica.
Secondo lo storico dell’arte Mirko Santanicchia, i Patroni disvelati e restaurati da Giovanni Manuali sarebbero Lorenzo e Costanzo.
Questo perché è ipotizzabile la circostanza per cui Ercolano e Lodovico potrebbero essere ancora celati dallo scialbo e quindi risultare come potenziale frutto da cogliere in una fase successiva del recupero.
La parete lunga presenta una teoria di affreschi trecenteschi dove si susseguono figure di Santi la cui vita eremitica richiamava la vita di clausura e di preghiera delle recluse clariane; in molti di questi affreschi compaiono curiosamente immagini di monache inginocchiate, alcune ben caratterizzate ma purtroppo anonime.
Si tratta delle committenti le cui famiglie, ricche e aristocratiche, finanziavano la decorazione del monastero per sostenere e irrobustire la posizione delle proprie figlie che avevano abbandonato la vita secolare.
Da sinistra a destra sono rappresentati: Stimmate di San Francesco, Sant’Onofrio eremita, San Michele Arcangelo, Battesimo di Cristo e quattro episodi di Santa Caterina; tracce di affreschi sono anche sul registro superiore.
Un primo restauro ha riportato all’antico splendore le figure dei tre santi: Santa Caterina d’Alessandria, Sant’Eufemia e Sant’Eustachio; altre opere di restauro sono state eseguite da Giovanni Manuali che hanno restituito all’antico splendore le figure di San Francesco che riceve le stimmate, Sant’Onofrio e il Battesimo di Cristo.
Il registro superiore, ora coperto da intonaco, presenta notevoli tracce di affreschi che andrebbero riportati alla luce.
 

Fonti documentative

Alberto Grohmann – Città e Territorio tra Medioevo ed età Moderna (Perugia, secc. XIII – XVI) Tomo I: La città – 2006
https://fondoambiente.it/
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_di_Monteluce
https://www.fondazioneperugia.it/restauro-degli-affreschi-dellex-coro-del-monastero-di-monteluce-a-perugia/
https://www.perugiatoday.it/blog/inviato-cittadino/inviato-cittadino-monteluce-prosegue-il-recupero-degli-affreschi-al-coro-delle-monache.html
MAPPA
Link alle coordinate: 43.114704 12.400098