Castello di Buonacquisto – Arrone (TR)

Il castello ha perso molto della vecchia struttura, ma mantiene ancora all’interno degli scorci caratteristici.

 

Cenni Storici

Castello di promontorio di antica origine, sito tra Polino e Piediluco, l’abitato si sviluppa per fasce concentriche attorno al nucleo fortificato, costituito da una torre poligonale.
Buonacquisto fu fondata probabilmente intorno all’anno 880, quando un nobile proveniente da Roma, tale Arrone o Attone figlio di Lupone, si impossessò del colle su cui sorse Arrone e vi costruì un castello fortificato, dal quale egli ed i suoi discendenti si mossero per estendere il dominio sulle terre circostanti, tra cui, appunto, Buonacquisto, probabilmente coeva al castello di Arrone, ma denominata con altro nome, forse Tercono, o, secondo altri “La Gragnola” o “Grugnalina“.
Fu poi acquisito in eredità da un pronipote di Lupone, Berardo di Attone II, e fortificata durante il periodo delle invasioni saracene, sul finire del millennio.
Sulla nascita del nome esistono due gustose leggende, non supportate da prove storiche.
Narra la tradizione che la castellana contessa Vannelli invitò l’imperatore Federico Barbarossa, il distruttore di Spoleto e Terni, a visitare il suo castello, giunto che fu le domandò: come vivete, che non vedo alcun possedimento? La contessa fece allora radunare tutti i suoi sudditi e il Barbarossa le disse: abbiamo fatto un Buonacquisto e da allora prese tale nome.
Un’altra leggenda popolare riferisce che, dopo una battaglia, il castello fu conquistato e i vincitori vedendo la povertà del luogo affermarono, in senso ironico “abbiamo fatto un buon acquisto“.
Certo è che era così denominato quando, nel 1347, venne alle dipendenze di Spoleto.
Nel 1361 figura tra i castelli soggetti alla città, e, nel 1395, fu rovinato dai Reatini, che lottavano contro Spoleto.
Nel 1405 donna Francesca, vedova di Chiaramonte dei Signori di Buonacquisto, donò al Comune di Spoleto le sue proprietà in detto castello.
Nel 1411 gli Spoletini vi mettevano una loro guarnigione, nella guerra contro Ladislao re di Napoli.
Poco dopo raccolse parte della popolazione del castello di Melace, distrutto dagli Spoletini, che non erano più in grado di difenderlo.
Nel 1463 Spoleto consolidò ed estese il suo dominio su Buonacquisto, opponendosi anche alle mire di altri pretendenti, però nel 1490 non si trova più tra i castelli del distretto Spoletino.
Nel 1519 furono redatti dal notaio Antonius Francisci De Martani di Spoleto gli “Statuta Castra Bonacquisti“, poi approvati dai priori di Spoleto.
Gli statuti furono aggiornati e riformati varie volte fino al 1785.
Dal XVI secolo Buonacquisto ha goduto di ampia autonomia.
Tra il 2 e il 9 ottobre 1785 forti scosse di terremoto causarono gravi danni con crollo di numerosi edifici.
Rimane comunità autonoma durante il periodo dell’occupazione francese, e poi, a partire dal 1817 divenne appodiato del Comune di Arrone, pur conservando il sindaco ed una certa forma di autonomia.
Con il Regno d’Italia perse la sua autonomia, divenendo frazione del Comune di Arrone.
Con il regio decreto dell’8 settembre 1867 il Monte Frumentario di Buonacquisto è affidato all’amministrazione della Congregazione di carità di Arrone.
È sede di Comunanza Agraria.
 

Curiosità Storica

La Comunanza di Buonacquisto ancora oggi è impegnata nella controversia che, dal XVI secolo, la contrappone a Polino per la definitiva spartizione delle terre del diruto castello di Melace.
 

Fonti documentative

LUIGI FAUSTI – I Castelli e le Ville dell’antico e contado e distretto della città di Spoleto – 1993
SANSI A., Storia del Comune di Spoleto, Accademia Spoletina, Spoleto, 1876
MIRO VIRILI (a cura di) HYDRA – Studi sull’area naturale protetta regionale Parco Fluviale del Nera
MARIO SQUADRONI (a cura di) Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza dell’Umbria Profili storici e censimento degli archivi
AUTORI VARI Il parco minerario di Buonacquisto guida al percorso di visita
Cartellonistica in loco

http://www.parcodelnera.it/wp-content/uploads/QSV_Dossier_Comuni_valnerina-23.03_r.pdf

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=33934&RicProgetto=reg%2dumb

http://buonacquistoblogspotcom.blogspot.it/2009/03/castello-di-buonacquisto_13.html

http://www.archeologiaindustriale.org/cms/parco-minerario-buonacquisto-tr/

http://www.iceltici.it/?p=794

http://www.blueplanetheart.it/2017/10/16702/

 

Nota

Le gallerie fotografiche sono state prodotte da Silvio Sorcini
 

Da vedere nella zona

Chiesa di Santa Maria Maddalena
Miniere di lignite
Pieve di San Venanzio
 

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