Castello di Ceralto – Gualdo Cattaneo (PG)

Nei pressi del Castello a poche centinaia di metri dalla strada cresce il leccio più grande d’Italia con una circonferenza del tronco di metri 3,85 a monte e metri 4,52 a valle con un’età stimata intorno ai 200 anni

 

Cenni Storici

Il nome Ceralto, Cereris altus o altior (venerata sull’alto colle) richiama al culto di Cerere dea romana dell’agricoltura, ma quando si consideri meglio la posizione geografica, l’ambiente naturale della quercia e del cerro e la dizione popolare di “Cerralto” si ha ragione di avanzare altre ipotesi circa l’origine del toponimo.
Scenario di lotte tra le città di Todi e Perugia, fu da quest’ultima distrutta nel 1311, passò a Todi, quindi a papa Alessandro VI nel 1496. Nel 1512 tornò a Todi il cui stemma (aquila) campaeggia sulla porta del castello. Fu unito alla comunità di S. Terenziano nel 1815, che fu aggregato a Collazzone. Nel 1829 passò al comune indipendente di S. Terenziano e unita a Gualdo nel 1861.
Il castello, presenta delle torri intatte e il maschio esagonale e delle mura ben conservate che dominano la valle del Puglia. Nel suo interno la chiesa dei ss. Pietro e Paolo, che poggia sulle mura castellane, conserva tele e affreschi. Il campanile è stato ricavato da una torre.
La singolare ubicazione, la felice fusione tra l’articolato del sito e la tipologia architettonica, l’assoluta pace che vi regna fanno di Ceralto un’isola felice fuori dal tempo.
 

Fonti documentative

www.turismogualdocattaneo.it
www.mondimedievali.net
 

Da vedere nella zona

Edicola della Madonna del Soccorso
Leccio più grande d’Italia
 

Mappa

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