Chiesa di San Pietro – Taverne di Corciano (PG)

La chiesa è adiacente la vecchia strada di Taverne di Corciano ed è aperta la domenica mattina per il culto.

 

Cenni Storici

L’edificio religioso sorge nel Rione Perugino di Porta Sant’Angelo, quello che, agli esordi, si sviluppava nelle aree più boscose del Contado, essendo coperte da vaste selve che fornivano di legna da ardere e carbone l’intera città: prova ne sia che fino a tempi relativamente recenti nel borgo c’erano varie botteghe di legnaioli e carbonai.
La località nota con il nome “Taberne Corciani” nasce come avamposto di protezione del castello di Corciano, ubicato sul colle soprastante, lungo un’importante via di comunicazione già rinnovata nel 1279, che congiungeva Perugia al Trasimeno, al Chiugi e quindi alla Toscana.
La località “Taverne” deriva dal fatto che nei pressi esisteva un vecchio edificio adibito appunto a luogo di ristoro per viaggiatori e viandanti.
Fin dall’antichità era sede di una “Curtis” ricca di terreni fertili e la chiesa di San Pietro crebbe in seguito allo sviluppo dell’abitato.
Le prime notizie scritte risalgono ad una bolla presente nel Monastero di San Pietro in Perugia, dove si dice che i Benedettini dello stesso Monastero gli donarono dei beni nel 1046, “beni dei quali Gregorio IV (827-844) aveva confermato la donazione a Bonizzone, abate di San Pietro di Perugia, e che appartenevano all’antica Chiesa di San Biagio di Rentella e che altri pontefici antecessori a Gregorio IV avevano riunito al Monastero di Santa Maria degli Angeli di Pesaro“.
Secondo lo storico perugino Mariotti però la chiesa sarebbe appartenuta in primis ai Benedettini, o meglio al ramo degli Avellaniti dell’Abbazia di Santa Croce.
La chiesa compare nei catasti del 1361 anche se per sole 13 libbre, estimo, questo, che andrà crescendo nel corso dei secoli, infatti la ritroviamo nel 1489 e negli estimi del 1444 e del 1493.
Nel 1500 la chiesa passò sotto la cura del Vescovo di Perugia.
Nel 1517 monsignor Matteo Ugoni, vescovo di Famagosta e vice legato di Perugia, conferì questo beneficio a Bartolomeo Civica, arcidiacono di Famagosta.
Nel 1577, durante la visita del vescovo Bossio, risulta appartenere “de jure” all’Abbazia di Fonte Avellana.
La visita pastorale del vescovo Cittadini riporta la notizia secondo la quale questa chiesa parrocchiale fu costruita in supporto alla Pievania di Corciano; fatto che trova riscontro nella constatazione che i morti di questo territorio, in un primo tempo, risultano sepolti nella chiesa del capoluogo.
Tra il 1806 e il 1808 la chiesa venne interamente ricostruita dal capomastro corcianese Vincenzo Possenti “in stile settecentesco“, grazie alle elemosine del ricco possidente Bernardino Ballarini, per una spesa totale di 223.04 scudi.
La casa annessa fu invece costruita Ira il 1814 e il 1815 dall’architetto Antonio Ferroni.
L’attività parrocchiale è attestata dalla documentazione a partire dal 1703.
La Parrocchia, in seguito al decreto vescovile 670 del 22 luglio 1986, ha cessato di esistere e l’intero patrimonio è stato trasferito alla Parrocchia di Santa Maria Assunta in Corciano.
 

Aspetto esterno

La facciata è definita da due lesene d’angolo che sorreggono il timpano.
Il portale è in mattoni sagomati sovrastato da affresco sottosquadro e da una finestra con cornice di mattoni sagomata anch’essa.
Ai lati due accrescimenti simmetrici con spioventi.
A sinistra due corpi avanzati con porta di accesso laterale a diversa altezza.
La facciata destra ha l’aspetto di abitazione con portale a mattoni.
La parete di fondo è sormontata da campanile a vela a due fornici disposti ad angolo retto in mattoni con tre campane.
Recentemente la strada è stata anche deviata per creare un piccolo sagrato prima inesistente.
 

Interno

Ha una pianta rettangolare con tre campate su paraste con archi sorretti da pilastri con volte a mattoni; la parete di sinistra ha tre grandi aperture che danno ai corpi laterali il valore di navata.
Sulla destra una porticina immette alla sacrestia con due gradoni a scendere.
E’ coperta con volta a botte lunettata poggiante su paraste.
Sopra l’altare campeggia un quadro dove Gesù circondato dagli apostoli consegna le chiavi a Pietro; sopra lo stesso c’è una finestra rettangolare uguale per collocazione e forma a quella di facciata.
Lo stesso altare ha una pregevole pietra che reca la data 1348 ed un’importante iscrizione, studiata dal professor Mezzanotte.
All’interno vi era conservata una bella immagine di Maria con il Bambino detta del Buon Consiglio, dipinta su tavola, opera del primo Seicento perugino, di buona fattura.
Per venerare questa immagine alla fine del Settecento ne fu istituita la prioranza e si iniziò a celebrare la sua ricorrenza, che si festeggia tutt’ora, l’ultima domenica di aprile.
Grazie agli introiti della prioranza nel 1838 fu possibile erigere anche la Compagnia dell’Immacolata Concezione.
Nel 1848, per merito di Don Pasquale Brunelli, che aveva grande devozione nei confronti di questa immagine, si ottenne la nomina a Sacra Congregazione.
Un’altra immagine della Vergine, ritenuta miracolosa, era qui venerata, si trattava di una copia della metà del Settecento di un’icona conservata nel duomo di Arezzo, dedicata a Maria SS. del Conforto.
Erano inoltre qui conservati altri quadri raffiguranti la Madonna del Rosario con il Purgatorio, il Profeta Ezechiele e, un San Carlo Borromeo.
 

Fonti documentative

Autori vari – Corciano arte storia fede di un antico castello – 2003

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=51611&RicProgetto=reg-umb

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=28968

http://www.perugia1416.com/rione-porta-santangelo/

 

Mappa

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