Chiesa di Santa Lucia – Cammoro

La chiesa è sconsacrata, chiusa e dimenticata nel bosco alle porte di Cammoro, frequentata ogni tanto da gruppi di escursionisti di passaggio sul sentiero.

 

Cenni documentativi

La più antica parrocchiale di Cammoro, S. Lucia, è situata all’esterno del castello sulla strada per Orsano. Le Rationes Decimarum del 1333, parlano di pieve, plebe de Camuro, l’anno successivo soltanto di ecclesie S. Lucie de Camuro, e il Codice Pelosius di sessanta anni dopo, la dice dipendente dalla Pievania di Verchiano.
Chiesa di stile romanico del sec. XIII, nacque, come riferisce Durastante Natalucci, alle dipendenze del Monastero benedettino di S. Pietro a Bovara di Trevi e, ci informa il Lascaris, che la Comunità ebbe il diritto di eleggere il parroco.
Successivamente trasferita la parrocchia dentro il castello, la chiesa di S. Lucia è stata quasi abbandonata, vi restano le insegne della parrocchialità“. Lo stesso Lascaris la descrive “… di forma longitudinale, abbastanza ampia, pavimento e tetto in laterizio, unica porta, unica campana, unico altare adorno di un quadro con l’immagine della Santa”. “All’edificio antico absidato, dello scorcio del sec. XIII, è stata addossata nel secolo successivo un’ampia cappella ottagonale. Facciata con portale a tutto sesto con l’arco poggiante su mensole modanate, oculo con cornice liscia e campanile a vela.
Navata unica, coperta a capriate e collegata da un’ampia arcata ribassata alla cappella aggiunta, che all’interno è di pianta circolare. Sotto l’intonaco moderno sono di recente riemersi tratti dell’antica decorazione a fresco. Nell’abside, Madonna con Bambino, databile ai primi decenni del sec. XV e frammenti di una figura appartenente ad uno strato più antico (fine del XIII-primi del XIV); sulla parete a destra dell’abside, Annunciazione dei primi del sec. XV.
Sull’altare, Comunione di S. Lucia, tela del sec. XVII, completamente oscurata
“.
Il Fabbi attribuisce gli affreschi quattrocenteschi alla scuola folignate.
Le Visite De Lunel del 1571 e Barberini del 1611 (quest’ultima riferita dal Fabbi) affermano che la chiesa veniva usata per le sepolture, il Barberini ne contò tredici.
Riportiamo, infine, le impressioni che ebbe M. Sensi dopo la visita alla chiesa nel 1988:
Ci colpisce la bellezza degli affreschi ci riempie di tristezza lo stato di grave abbandono in cui si trova l’edificio; mani sacrileghe hanno persino tentato di strappare uno splendido affresco di inizio quattrocento cui era stata apposta una tela di protezione. Questa chiesa che a lungo ha svolto la funzione di cimitero per la comunità di Cammoro è ricchissima di affreschi, parte ancora sotto lo scialbo, è stata di recente restaurata nel tetto e nelle strutture portanti; ma, terminati i lavori, nessuno è intervenuto per togliere i calcinacci e i legni che ingombrano il passaggio. Una nidiata di uccellini sull’acquasantiera a muro, inizio di un nuovo ciclo, ci lascia ben sperare che la comunità di Cammoro si riappropri di questo splendido edificio“.
La Chiesa di S. Lucia è stata ancora restaurata a seguito del terremoto del 1997. L’intervento ha riguardato anche gli affreschi, compresi quelli rinvenuti sotto l’intonaco della cappella laterale.
Sul catino un Cristo Redentore contornato da immagini sacre e, sulla parete dell’esedra, un’Ultima Cena e una Crocifissione.
Le pitture, di Scuola folignate, sono databili alla prima metà del sec. XV e sono state restaurate dalla ditta COO.BE.C di Spoleto nelle persone di David Pompili e Cinzia Loreti.
 

Fonti documentative

CAMMORO NELLA STORIA Un Castello a guardia della via della Spina
di Marco Francisci e Alessandro Bianchi
ed. Comunanza Agraria di Cammoro 2001
stampato da Tipolitografia Grafiche Millefiorini – Norcia
L’Umbria Manuali per il territorio – La Valnerina il Nursino e il Casciano Società Terni Edindustria – Roma
 

Mappa

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