Chiesa di Santa Maria Assunta – Acqualoreto di Baschi (TR)

La fattura e la decorazione interna della chiesa sono molto recenti, ma l’impianto è molto antico.

 

Cenni Storici

Riguardo alla data di edificazione della Chiesa non si hanno notizie certe da documenti o altre testimonianze, ad esclusione delle due pietre, murate in epoca recente ai lati del portale di ingresso, riportanti l’incisione di due date: la prima leggibile solo nelle prime due cifre (14 ?), l’altra leggibile per intero (1530); in ogni caso della provenienza, e quindi della possibile appartenenza delle stesse alle fasi edilizie del manufatto, non si ha prova alcuna.
La prima prova documentale che contribuisce ad una datazione della Chiesa è la citazione negli atti della visita pastorale indetta dal Vescovo Cesi nel 1566, dove si descrive un edificio sacro ad Acqualoreto, dedicato a Santa Maria Assunta, definito “oratorio o chiesa” e situato “fuori ma vicino alle mura del castello“.
Sembra accertato che originariamente la costruzione presentasse dimensioni inferiori a quelle oggi rilevabili; le modifiche sono testimoniate anche da alcuni elementi tuttora riscontrabili nella cortina muraria di facciata, riferibili presumibilmente a fasi edilizie di successivo ampliamento e sopraelevazione.
Le funzioni di chiesa parrocchiale erano originariamente assolte da quella di San Valentino, situata ad oltre mezzo chilometro da Acqualoreto; nel 1627, con l’approvazione dell’Autorità Ecclesiastica, il titolo fu trasferito nell’oratorio di Santa Maria Assunta.
Il 9 maggio 1728 la Chiesa, dotata di ben sette altari, venne consacrata dal Vescovo di Todi, Mons. Ludovico Gualtieri.
Di un altro importante intervento sull’edificio si ha notizia alla fine dell’800, quando furono realizzate le calotte voltate al di sotto della copertura a struttura lignea, rimasta fino ad allora a vista.
L’inventario dei beni appartenenti alla chiesa priorale di Acqualoreto, redatto tra il 1868 ed il 1882, ricorda che la stessa era posta fuori dal castello, dotata al tempo di cinque altari, compreso il maggiore, “consagrato a Maria SSma Assunta in Cielo“.
L’attuale stato di conservazione della copertura della chiesa è dovuto ad opere risalenti alla fine degli anni ’80 del secolo scorso.
Nel decennio scorso l’interno della chiesa è stata oggetto di interventi di carattere ornamentale e decorativo: nel 2005, commissionati dal parroco Giacomo Mancini e dai fedeli della parrocchia, sono stati eseguiti dei dipinti su intonaco sulle superfici del catino dell’abside e di parte di una sua parete, mentre nel 2006 è stato collocato al centro dell’emiciclo dell’abside un nuovo ciborio ligneo finemente intarsiato.
Entrambe le opere sono di paternità di artisti e artigiani locali viventi.
 

Aspetto esterno

Le pareti esterne dell’edificio, in pietra a facciavista, mostrano caratteri essenziali; in particolare, il prospetto principale, a due spioventi, antistante la pubblica via, è caratterizzato dalla presenza di tre soli elementi sovrapposti: il portale d’accesso, una finestra rettangolare sovrastante, il rosone circolare, in posizione ancor più elevata.
 

Interno

L’edificio, realizzato in pietra locale, è ad aula unica, voltato con una botte lunettata sorretta da sottarchi, presbiterio appena sollevato ed abside semicircolare, recentemente affrescata, coperta con una semicalotta a tre spicchi.
L’ambiente liturgico, cui si accede attraverso una bussola lignea, si presenta intonacato e tinteggiato, scandito dal susseguirsi delle paraste doriche su cui appoggiano i sottarchi.
La chiesa ospita oggi un solo altare, realizzato con il legno decorato proveniente da un precedente altare rimosso; un coro ligneo accompagna lo sviluppo dell’abside.
Nel tempio sono conservate tre tele datate tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600, di cui due opera di Pietro Paolo Sensini (Adorazione dei Magi, del 1580, Madonna col Bambino e i Santi Antonio abate e Francesco di Assisi, datata 1609) ed una di Bartolomeo Barbiani (Crocefisso con i Santi Carlo Borromeo e Antonio abate, risalente al sec. XVII).
A lato del portale d’ingresso è collocato un fonte battesimale in travertino, di fattura seicentesca.
 

Fonti documentative

https://it.wikipedia.org/

http://necrologie.repubblica.it/

 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia la Diocesi di Orvieto – Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazioni alla pubblicazione.
 

Mappa

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