Torre del Parco – Camerino (MC)


 

Cenni Storici

Foto anno 2000 fino al 2015. Il nome proviene dalla corruzione di “varco” (per la funzione di controllo sul ponte) in “barco”, poi in “parco”. Fu chiamata anche Torre del ponte, il quale ancora si conserva ed ebbe qualche funzionalità anche durante l’ultima guerra. Ma Giovanni Da Varano che la costruì come uno dei perni dell’Intagliata la chiamava “Salvum me fac”. Più tardi fu anche detta Torre dei Bilancioni. Lo stemma dei Da Varano è tuttora murato in alto sul lato di tramontana. Se dapprima, sull’incrocio delle strade, Salvum me fac fu tenuta a tutto punto per la difesa, nello scorcio della signoria, servì per incontri diplomatici a mezza strada senza salire a Camerino, o disturbare i riposi della signora a Lanciano. I Pallotta di Caldarola l’acquistarono e ne ebbero il titolo di conti di Torre del Parco. Oggi la costruzione ha una possanza nuda e imperiosa; basso il casolare ad angolo retto con un lato lungo la sponda cupa e fonda del Potenza; massiccia la torre, sfondata nel tetto e nei pavimenti, da cielo a terra; l’edera si abbarbica rigogliosa dall’angolo verso la Prolaquense. Trasformata in casa colonica, l’antica residenza mostra ancora sopra gli archi ribassati di un paio di porte fregi in cotto con scattanti cacce al cervo.

Per approfondimenti maggiori: www.docartis.com

 

Mappa

Link coordinate: 43.196087 13.049749

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