Borgo di Meschia – Roccafluvione (AP)


 

Cenni Storici

Anticamente faceva parte del comune di Osoli. Interessanti gli studi sull’origine del nome che deriverebbe dall’ebraico “sok” (tenda, tugurio, capanna) che unito a “men” darebbe luogo a “meisak”, recinto sacro, quindi, luogo di culto e di adunanze e allo stesso tempo riparo e rifugio.
Meschia è uno dei rari esempi di borgo montano con origini cinquecentesche; infatti, presenta caratteri architettonici estremamente interessanti e tipici della zona. Le piccole vie, l’alternarsi di superfici in pietra a volumi in legno immerso nel verde, riportano ad una dimensione a misura d’uomo e ad uno stile di vita semplice proprio di questi luoghi.

Da segnalare due appuntamenti tradizionali e di notevole richiamo turistici che si svolgono nel corso dell’anno: “Le notti del carbonaro” (settembre) e “La fiera del marrone” (ottobre).

Chiesa di Santa Maria de fora
Fuori l’abitato la piccola chiesa di Santa Maria “de fora”, che presenta un’abside poligonale con al suo interno l’effigie della “ Madonna col bambino” del sec. XVI. I primi insediamenti erano localizzati nella parte più alta del borgo, ove oggi è possibile osservare solo dei ruderi. Con il passare degli anni le abitazioni furono spostate nella zona più bassa, maggiormente riparata dalle intemperie.

Chiesa di San Biagio
La chiesa di San Biagio si trova all’interno del nucleo delle abitazioni; conserva un interessante busto ligneo raffigurante per l’appunto San Biagio.

Bibliografia:
Comune di Roccafluvione “La Magia della Natura il gusto della storia”
www.laterradellemeraviglie.it
 

Mappa

Link coordinate: 42.852581 13.389564

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