Castello di Cacciano – Todi (PG)

Il paese è abitato in prevalenza d’estate, d’inverno è pressoché disabitato

 

Cenni Storici

Il Castello di Cacciano, fu trasformato da villa in castello, ed è situato in una ridente conca circondata da vigneti e oliveti, a sud-est vi scorre il fosso Rio.
Del castello di Cacciano, anticamente soggetto al Plebato di San Terenziano ed oggi ridotto a pochi fabbricati, si trovano notizie fin dal XIII secolo.
Nell’anno 1277 vi si rifugiò la fazione guelfa di Todi, che resistette all’assedio dei ghibellini; nel 1347 vi dimoravano undici numerose famiglie.
Tra il 1475 e il 1480 il territorio tuderte fu attraversato continuamente da milizie papali comandate dal cardinale Giuliano della Rovere e guidate dai suoi fidi condottieri: Lorenzo Zane, Braccio I Baglioni e Giulio Cesare Varano, signore di Camerino e marito di Caterina Cybo, per cui tutti i castelli subirono saccheggi e violenze.
Nel 1503 Braccio I Baglioni si proclamò signore di Cacciano ma poco dopo Todi ne reclamò la giurisdizione e se lo riprese.
La popolazione del paese ha sempre subito spopolamenti altalenanti, nel 1347 contava una sessantina di anime, nel 1523 nelle vicinanze di Cacciano si verificò lo straripamento del Tevere per cui, dopo decenni di guerre, carestie e pestilenze, aumentò ancora lo spopolamento della zona, in un successivo censimento del 1808 risultava una popolazione di 94 persone diventate 272 nel 1951.
Non lontano dal paese si scopre un rudere che conserva ancora l’immagine della Vergine: è quanto resta della Chiesa di Sant’Andrea.
La parrocchia era intitolata a San Biagio dall’omonima antica chiesa quando però venne officiata l’altra di San Luca, questo apostolo fu scelto come patrono.
Soltanto recentemente San Biagio è stato riconosciuto di nuovo protettore di Cacciano.
San Biagio fu vescovo di Sebaste (Armenia) e patì il martirio sotto l’imperatore Licinio.
Nel giorno della sua festa (3 febbraio) il parroco unge la gola ai fedeli con olio santo (Si dice, infatti, che il vescovo Biagio abbia miracolosamente salvato un bambino che stava soffocando per una spina che gli si era infitta nella trachea).
Nei pressi di Cacciano si trova Castello dei Chiaravalle.
Di Torre Salvèna, ricordata dai cronisti, si ignora l’ubicazione.
 

Aspetto

Il castello appare maestoso a pianta quadrilatera, con torri e beccatelli aperti da caditoie.
 

Fonti documentative

AA. VV. Todi e i suoi circuiti del Paesaggio – AUR – Agenzia Umbria Ricerche – febbraio – luglio 2004 letto da http://www.aur-umbria.it/public/images/P18%20-%20300.pdf
PENSI – COMEZ Annuario di Todi per l’anno MCMXXVII, Todi 1927
MANCINI FRANCO Todi e i suoi castelli Tipografia Unione Arti Grafiche Città di Castello 1960
D. Amoni – Castelli Fortezze e Rocche dell’Umbria – 2010
ROCCHI BILIANCINI MASSIMO L’acqua dei castelli

https://jacopinodatodi.wordpress.com/http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedacc.jsp?sinteticabool=true&sintetica=true&sercd=87412#

 

Da vedere nella zona

Castello di Frontignano
Torre Almonte
Castello dei Chiaravalle
 

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