Castello di Onde – Norcia (PG)


 

Cenni Storici

Sito a sinistra del Sordo, a strapiombo sul Corno, lungo la mulattiera che conduceva da Agriano a Serravalle.
Fu uno dei primi Castelli di Norcia, in una nota del 1303 lo si chiama “antiquissima Unde“.
Nel XII secolo apparteneva alla famiglia Castelli, l’ultimo feudatario, Gualtiero, lo vendette poi a Norcia.
Nel 1201 il comune di Spoleto, per contrastare l’espansione del comune di Norcia, fece un patto col console Berardo di Onde, che ne accettò la sudditanza.
Nel 1232 era tra i comuni che pagavano il fodrum all’imperatore Federico II, poi al rettore pontificio del Ducato, ma non rientra nell’elenco dei Castelli del Comune di Spoleto.
Era già in rovina nel 1712, al momento della visita pastorale dell’arcivescovo di Spoleto, Carlo Giacinto Lascaris, quando vi abitavano solo due famiglie.
 

Aspetto

L’antico castello era caratterizzato dalla sua svettante torre, in collegamento visivo con le altre torri della zona, dopo il terremoto del 2016 ne è rimasto solo un triste moncone.
Vi era la Chiesa di Santa Maria, dipendente dalla Pieve di Norcia, antica chiesa nominata nel trecentesco codice Pelosius, ancora in piedi al tempo della visita del Lascaris.
Dalla Chiesa proviene una magnifica statua della Madonna col Bambino, ne è autore un artista Spoletino; realizzata in legno scolpito e dipinto risale all’anno 1320 circa, l’usuale allocazione è al Museo della Castellina Norcia, ora (2019) è conservata al museo diocesano di Spoleto. La Vergine incoronata, seduta su un trono con postergale ornato da motivi che simulano una stoffa preziosa, sorregge il Bambino seduto sul ginocchio sinistro, mentre nella mano destra reca l’orbisterrarum.
La presenza del dossale, che mostra vivaci motivi decorativi geometrici a forma di cerchi bordati di rosso, con decori tondi verdi all’interno, fa ipotizzare che la scultura fosse racchiusa in un tabernacolo come molti dei simulacri prodotti tra XIII e XIV nei territori dell’Italia centrale a cavallo dell’Appennino.
 

Fonti documentative

CORDELLA ROMANO PETRINI SALVATORE Guida di Norcia e del suo territorio, Norcia 1978
FABBI ANSANO Storia e arte nel comune di Cascia Arti Grafiche Panetto & Petrelli Spoleto, 1975
TOSCANO B., GIACCHÈ L., RAGNI B., L’Umbria. Manuali per il territorio. La Valnerina. Il Nursino. Il Casciano, Roma, Edindustria 1977
 

Nota

Foto e testi di Francesco Raggetti e Silvio Sorcini., le foto di prima del terremoto del 2016 sono state gentilmente concesse dall’amico Gianni Duca
 

Mappa

Link coordinate: 42.776088, 13.018369

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