Castello di Petrignano – Assisi (PG)

Anche questo castello è stato circondato e soffocato da abitazioni che hanno sminuito il fascino originale.

 

Cenni Storici

Il Castello di Petrignano sorge sulla sponda destra de fiume Chiascio e rappresenta la frazione di confine del Comune di Assisi.
Il nome “Petronianum”, ovvero “proprietà di San Pietro”, che è il toponimo di Petrignano di Assisi, compare per la prima volta in un documento del 1027.
Analogamente ai toponimi latini di origine prediale, il nostro caso indica il complesso di beni immobili affidati al monastero dei frati benedettini di San Pietro di Perugia. Corrado II, detto “il Salico”, per intercessione del pontefice Giovanni XIX, nel 1027 prende in consegna il monastero con l’impegno di garantirgli protezione. Nel 1232 Petrignano era un borgo abitato da circa duecento persone dedite all’agricoltura. Nel secolo successivo vennero costruiti prima il ponte sul Chiascio e successivamente il castello.
Il Ponte e il Castello risultavano di importanza strategica, tanto che Perugia e Assisi se li contesero lungamente.
Le continue lotte portarono ripetute distruzioni, tanto che all’inizio del sedicesimo secolo il ponte non esisteva già più, infatti per traghettare le persone da una riva all’altra del corso d’acqua avevano a disposizione soltanto una piccola barca.
Solo nel 1875 il ponte fu ricostruito, purtroppo però i Tedeschi nel giugno 1944, durante la ritirata, lo minarono e lo distrussero, solo un’anno dopo è stato ricostruito.
Il castello di Petrignano rappresenta uno dei tanti castra del contado assisano, che fu eretto a baluardo difensivo proprio nel punto di maggiore passaggio degli eserciti e dei pellegrini diretti ad Assisi.
 

Curiosità

A Petrignano è nato il Generale Luigi Masi, personaggio del risorgimento italiano e all’interno del paese è conservata la casa che gli diede i natali.
 

Ricorrenze

Nei vicoli del Castello ogni anno, durante le festività natalizie, si tiene il Presepe Vivente.
Dal 1978 si rievoca la nascita di Gesù per iniziativa e interpretazione degli abitanti del borgo, inteso come il più importante messaggio di pace per tutti i tempi.
Durante tutto il periodo natalizio, al tramonto, il torrione e gli interni del castello, si trasformano in una fedelissima ambientazione ebraica del presepe. La rappresentazione coinvolge tutti gli abitanti che montano le scenografie, creano i costumi del tempo ed impersonano i protagonisti storici della natività.
 

Fonti documentative

http://www.assisinforma.it/

http://www.visit-assisi.it/

http://www.mondimedievali.net/

 

Mappa

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