Castello di Poggio Bucaione – Sterpeto d’Assisi (PG)

L’imponente palazzone domina dalla collina la Valle del Chiascio ed è ben visibile lungo la provinciale che da Petrignano porta a Palazzo d’Assisi.

 

Cenni Storici

Poggio Bucaione è un imponente palazzo posto su una collinetta situata fra Sterpeto e Santa Tecla, luogo che dette il nome a due antiche balìe (unità amministrative locali), menzionate nell’elenco dei focolari assisani del 1232, successivamente unificate nella balìa di Poggio Bucaione, i cui confini risultano dettagliatamente descritti negli Statuti di Assisi del 1469.
Il “Poggio“, con la strada che arriva da Sterpeto, detta, appunto, “Strada del Poggio“, figura pure nella “pianta” del circondario di Sterpeto del 1609.
Il 13 novembre 1648 il “Podere del Poggio Bucaione“, facente ormai parte, coi suoi terreni arativi, pergolati, chiusurati, selvati, arborati, cerquati e sodivi, della balìa di S. Tecla, fu venduto per tremila scudi da Pomponio Ancillotti ai fratelli Giacobetti di Assisi.
Nel ‘500 il Poggio Bucaione era detto anche “Poggio de Bucaroni“; mentre nella “Carta d’Italia” dell’I.G.M. (tavoletta di “Petrignano”, edizione aggiornata del 1932) la località era contrassegnata col toponimo “Poderi del Poggio” come tuttora è denominato.
Eccettuato il palazzo del Poggio, che è situato nella parrocchia-frazione di Sterpeto d’Assisi, gran parte del territorio dell’antica balìa del “Bucaione” risulta oggi inserita nella parrocchia-frazione di Palazzo d’Assisi.
Il toponimo deriva quasi certamente da un gentilizio molto antico, forse addirittura di origine longobarda.
Il più antico documento che ne attesta l’esistenza è l’elenco dei focolari del Comune di Assisi del 1232 dove il territorio dell’attuale frazione di Sterpeto risulta ripartito in ben cinque balìe: le due del Poggio Bucaione, le due di Sterpeto (circondario e castello) e quella di Torrita, che gli Statuti di Assisi del 1469 riducono a tre: balìa del Poggio Bucaione, balìa di Sterpeto e Macerina, balìa di Torrita.
Il territorio del Poggio Bucaione era in quei tempi molto popolato tanto da essere suddiviso in due balìe.
Per capire l’importanza del castello basta analizzare il numero delle famiglie presenti in quell’anno (1232), infatti a fronte dei 43 nuclei familiari presenti dentro il castello di Sterpeto (bailia Castri Stirpeti), per un totale presumibile di circa 200 persone, comprendente, ovviamente, anche quella parte che dalla seconda metà del ‘400 diverrà la residenza “signorile” dei Conti Fiumi, distinta dal “borgo“, e nell’immediato circondario (bailia Curie Stirpeti) dove se ne contavano altre 26 pari a circa 130 abitanti, il Poggio contava 72 “fuochi” o “capi-fuoco” con circa 360 individui, infatti il numero delle persone si calcola moltiplicando sempre per 5 il numero dei “fuochi“.
Come già si era verificato nei Libra Castrorum del Comune di Assisi del sec. XVI, Sterpeto continuò ad essere considerato una realtà a sé stante fino all’Ottocento, tant’è vero che esso non risulta elencato Libro de’ Castelli assisani del 1738, dove invece figura Poggio Bucaione quanto territorio assisano.
Sterpeto non compare nemmeno fra le balie territorio di Assisi desunte dal Catasto piano, compilato nel 1782, mentre vi è sempre Poggio Bucaione il cui territorio era in gran parte possedimento dei Conti Fiumi.
Storicamente seguì le sorti della vicina Sterpeto e fu oggetto di contesa territoriale essendo posto di confine del Comune di Assisi.
Verso gli anni 1912-13, come ricordano i più anziani, nel palazzo del Poggio Bucaione funzionò anche una scuola.
 

Aspetto

Quello che compare ai nostri giorni è un imponente fabbricato sulla vetta della collina; il palazzone diviso in due corpi a squadra rinforzati da muri a scarpa, si presenta in ottimo stato di conservazione in quanto acquistato anni or sono da una coppia che lo ha ristrutturato nel pieno rispetto dei canoni architettonici sia all’esterno che all’interno.
 

Chiesa San Gregorio del Poggio Bucaione

Di una chiesa di San Gregorio della balìa di Poggio Bucaione si ha notizia in un atto del 1437, anno in cui ne risultava rettore un certo “donpnus Dominicus Niccolutii“, che era nel contempo anche pievano della vicina S. Tecla, nonché rettore di S. Cristoforo della balìa di Mora.
Anche la relazione sulla visita apostolica di mons. Camaiani del 1573 accenna a una certa chiesa di Poggio Bucaione.
Di questa chiesa comunque non resta più traccia e risulta anche impossibile precisarne l’esatta ubicazione.
 

Fonti documentative

F. Santucci – Sterpeto d’Assisi il castello la contea la comunità – 1991
 

Mappa

Link coordinate: 43.109469 12.559939

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