Castello di Poggio Lavarino – Terni (TR)


 

Cenni Storici

Fu probabilmente fondato in età medioevale, in un punto di avvistamento strategico nel crocevia fra Rocca San Zenone e la strada che conduce a Spoleto, forse da monaci benedettini, vista la frequente presenza nel territorio di indizi come la casa vicino alla chiesa di San Bernardino, la tela all’interno della chiesa stessa rappresentante il santo, la presenza in scritture del secolo XV di una “Chiesa di San Benedetto de Calcharia de Podio Lavarini“, citata nell’elenco delle chiese del territorio, il toponimo fosso di San Benedetto, sito sulla strada d’accesso alle creste dell’Acetella.
Faceva parte del castellato di Castiglione delle Terre Arnolfe, assieme alle ville di Acquapalombo e Appecano costituiva la cosiddetta Val Peracchia; registrata nel libro degli introiti ed esiti della Camera Aapostolica del 1332, pagava il focatico per 61 focolari.
Nel 1332 si rifiutò di dare uomini armati al rettore del Patrimonio per l’esercito che doveva marciare contro Amelia, ribelle alla Chiesa.
La si ritrova nel registro camerale del cardinale Albomoz del 1364.
Alla fine del secolo XIV Poggio Lavarino si affidò spontaneamente a Spoleto.
È compresa nella bolla di Alessandro VI del 1502 con la quale le Terre Amolfe furono incamerate e affidate al governo del consiglio dei Chierici della Camera apostolica, liberandole dalla soggezione a qualsiasi autorità superiore e in special modo da quella a Spoleto o a Terni.
In data 30 luglio 1551 il Consiglio generale ternano accogliendo la supplica rivoltagli dagli uomini dei castelli di Acquapalombo, Appecano e Poggio Lavarino, concede loro l’esenzione dal pagamento delle gabelle, evidentemente tali località in quel periodo erano acquisite dal Comune di Terni
Durante l’occupazione francese della Prima Repubblica Romana fa parte del Cantone di Terni.
Nel 1829 Poggio Lavarino, con 72 abitanti era appodiata di Terni, delegazione e diocesi di Spoleto.
Nel 1859 ha 106 abitanti e vi si trova una scuola elementare.
In età contemporanea, intorno all’800, il centro della Valserra dovette attraversare un periodo molto florido, visto che proprio in quegli anni è stato registrato un notevole incremento demografico, cui fece eco una sostanziale attività edilizia che ha spostato l’asse urbanistico del paese verso la principale strada di collegamento.
 

Aspetto

Adagiato su un piccolo sperone sorgente delle bellissime marne, Poggio Lavarino per la sua posizione centrale, facilmente raggiungibile in relazione al sistema viario di un tempo, è il paese più popoloso della Valserra.
L’abitato di Poggio Lavarino, si presenta con la classica disposizione abitativa di “villa” e pertanto non presenta strutture difensive.
Solamente una torre di guardia si trova nella parte più elevata del borgo e ne caratterizza il poggio.
Il tessuto urbano di Poggio Lavarino si sviluppa a partire dalla struttura di avvistamento e le abitazioni pian piano nel corso degli anni si sono disposte in maniera circolare.
 

Fonti documentative

Archivio digitale del Comune di Terni
FAUSTI L., I Castelli e le ville dell’antico contado e distretto della città di Spoleto, Editoriale Umbra, Perugia, 1990
Indice alfabetico di tutti i luoghi dello Stato Pontificio Roma 1829
MARTINORI EDOARDO: Terre Arnolfe a cura di Marta Bartoli Perugia 2005
PALMIERI A. Statistica dello Stato Pontificio Tipografia Forense, Roma 1959
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Da vedere nella zona

Chiesa di San Bernardino
Chiesa di San Pietro
 

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