Castello di San Damiano – Todi (PG)

Nel paese, da diversi anni, si organizza la festa del 1° Maggio che ha durata di una settimana e nella quale si possono degustare piatti tipici del territorio.

 

Cenni Storici

Questo castello, come dice il cronista Giovanni Battista Alvi nella sua preziosissima opera manoscritta intitolata “Dizionario Topografico Tudertino“, prese il nome dalla chiesa che un ricco contadino fece costruire, nel 1174, in seguito a guarigione ottenuta per un suo pellegrinaggio a Gerusalemme.
Questa chiesa, che tuttavia conserva il titolo di San Damiano, ha subito, nei secoli, tanti e tali rimaneggiamenti da non consentire al visitatore il riconoscimento in essa di alcun vestigio della primitiva struttura tanto che addirittura non è possibile stabilire, in seguito a tali trasformazioni, se la costruzione sia quella del secolo XII ricordata dai cronisti.
Questi parlano anche di due altre chiese esistenti nel luogo, una dedicata a S. Egidio, l’altra a S. Rocco, ma nessuna indicazione si è potuta trovare, a meno che non si ritenga essere un ricordo della seconda il vocabolo di S. Rocco, che porta un podere spettante alla parrocchia S. Nicolò di Todi.
Per quanto riguarda il castello, si sa che sulla fine del secolo XV (1483) fu teatro delle feroci lotte fra le fazioni Chiaravallese ed Attesca di Todi e fu occupato dalle genti dei Chiaravalle; nel 1542 sofferse molti danni in seguito a un violento terremoto.
Il borgo fortificato in antico contava un centinaio d’anime.
Nel territorio di San Damiano troviamo oggi il vocabolo Migliola, che ricorda una villa e una chiesa (oggi scomparsa) dedicata prima a Sant’Andrea e poi detta di Santa Maria del Busseto.
 

Aspetto

Del carattere antico del castello poco ne rimane, e solo in qualche tratto di mura ed in poche case si scorgono i segni della antica costruzione, fra cui numerose tamponature di porte e finestre medievali ad arco acuto e a tutto sesto; la struttura viaria è disposta con assi posti in parallelo.
Notevole è una bellissima porta medievale di accesso all’interno del paese, con lo stemma di Todi.
 

Fonti documentative

F. Mancini – Todi e i suoi Castelli – 1960
AUR – Agenzia Umbria Ricerche – Todi e i suoi circuiti del paesaggio – Febbraio – Luglio 2004

http://www.todiguide.com/

G. Pensi O. Comez – ( Associazione Interessi Turistici ed Economici di Todi ) Annuario di Todi per l’Anno MCMXXVII, Todi 1927.
 

Mappa

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