Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore – Bettona (PG)

È la Chiesa madre del territorio di Bettona.

 

Cenni Storici

Le sue origini risalgono agli albori del Cristianesimo: secondo la tradizione sorge sulla casa della prima miracolata da San Crispolto.
Agli inizi del XIII secolo fu ampliata e riconsacrata, il 19 ottobre 1225, alla presenza dei vescovi di Assisi, Guido II, di Perugia, e Foligno.
Il 17 aprile 1589 l’arciprete Antonio Vulpi notando la presenza di “molte figure si bene vecchie, et scalcinate” pensò bene di ricoprirle di calce.
Nel 1797 accanto alla chiesa fu costruita una collegiata grazie alla cessione dei beni delle quattro confraternite e di tre chiese rurali.
Un restauro ad opera dell’architetto Giovanni Cerrini, durato dal 1803 al 1816 le ha conferito il suo attuale aspetto neoclassico.
Durante questo restauro il 1 luglio 1811 fu issata sul nuovo campanile la nuova campana già fusa nel 1809, insieme a questa furono posizionate le altre due del vecchio campanile, cioè la mezzana (per il rinterzo) e quella dell’antico orologio in più una terza (Strilla) che era la campana di San Gregorio; la stessa fu sostituita da due piccole campane della chiesa di Colle.
Il 12 luglio fu suonata per la prima volta la campana e il suono durò per diversi giorni ininterrottamente anche di notte.
Il giorno 29 dello stesso mese fu attivato anche l’orologio pubblico con la nuova campana.
 

Interno

L’interno è a navata unica con pianta a croce greca e sette altari.
Nel primo altare di sinistra si ammira un olio su tela raffigurante le Nozze Mistiche di Santa Caterina d’Alessandria, opera di un pittore umbro a cavallo tra XVI e XVII secolo, proveniente dalla chiesa del convento di Santa Caterina.
Nel secondo altare, posto in corrispondenza del braccio di sinistra, ove si apre una porta che da sulla piazza, si ammira un magnifico Crocifisso trecentesco, probabilmente utilizzato per le celebrazioni del Venerdì Santo.
Dopo una tela raffigurante San Sebastiano si trova il terzo altare della parete sinistra, la cui pala raffigura la Madonna col Bambino assisa su una nuvola tra gli angeli, ai suoi piedi San Crispolto orante.
L’altare maggiore è adornato da un ciborio finemente realizzato dal bettonese Cruciano Egiduzio, da un lato si legge la scritta CRUCIANUS EGIDUTIUS BITTONIENSIS. OPI: FEX: 1590.
L’abside è stata affrescata nel 1939 dal pittore futurista Gerardo Dottori.
Il terzo altare della parete destra è ornato da una tela raffigurante la Sacra Famiglia.
V’è poi un quadro raffigurante l’Angelo e Tobiolo, quindi una piccola tela seicentesca raffigurante San Crispolto, proveniente dalla demolita chiesa della Madonna del Prato.
Nel braccio di destra si incontra una tela raffigurante il Crocifisso tra i Santi Francesco e Carlo Borromeo, opera di Benedetto Bandiera.
Nel secondo altare di destra una Madonna col Bambino e i Santi Giacinto, Liborio e Domenico, opera di un pittore umbro della metà del XVII secolo.
Segue una Madonna col Bambino e Santi, olio su tela opera di Ascensidonio Spacca, detto il “Fantino“, già nella Chiesa di San Rocco.
Sempre sulla parete di destra una piccola tela seicentesca, proveniente anch’essa dalla demolita chiesa della Madonna del Prato, raffigura Sant’Egidio.
Il primo altare di destra mostra una tempera su tela raffigurante la Madonna del Rosario, opera del fiorentino Bernardo di Girolamo Roselli, pittore attivo intorno alla seconda metà del secolo XVI.
A destra dell’ingresso, la gotica cappella di Santa Rita è ciò che rimane dell’antica chiesa.
In due nicchie ricavate nella controfacciata sono allocate le statue di San Giuseppe, già in San Crispolto, opera di un artista romano acquistata nel 1667 a Roma da fra Francesco Breccia, e Sant’Antonio Abate, anch’essa proveniente da San Crispolto, opera di un artista umbro dell’inizio del XVII secolo.
Diverse opere provenienti da Santa Maria Maggiore arricchiscono oggi il Museo della Città di Bettona.
 

Fonti documentative

LUNGHI ELVIO Arte a Bettona nel medioevo e in età moderna da Atti accademia Properziana del Subasio Serie VII n. 9 2004
ELVIO LUNGHI – Memorie di Bettona di Pietro Onofri: vita civile e religiosa di una città dell’Umbria al tempo dell’Impero Napoleonico – 2016
Cartellonistica in loco
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

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