Chiesa del Buon Gesù – Isola Maggiore del Lago Trasimeno (PG)

La chiesa a poca distanza dal porto, si affaccia sulla strada principale ed è aperta e visitabile.

 

Cenni Storici

Nacque come oratorio di una importante confraternita, detta di Santa Maria, una associazione di laici documentata esistente almeno dal 1341, con il fine di assistere i bisognosi.
Questa confraternita aveva sede nell’edificio posto quasi di fronte nella stessa via, oggi “Museo del Merletto”, e gestiva anche un piccolo ospedale che accoglieva malati e pellegrini.
Verso la metà del Quattrocento si unì a quella dedicata al “Nome di Gesù” (detta anche “del Buon Gesù”), culto che si era diffuso alcuni anni prima grazie alla predicazione del francescano san Bernardino da Siena, principale esponente del movimento dell’Osservanza francescana.
Queste Confraternite ebbero un notevole sviluppo, e raccolsero patrimoni ingenti grazie ai lasciti testamentari dei fedeli e degli stessi confratelli.
L’oratorio dovrebbe risalire al XIV o al più XV secolo, ma la facciata e l’interno della chiesa subirono delle trasformazioni tra ‘600 e ‘700.
Sappiamo che la confraternita commissionò, tra 1546-1548, all’orafo perugino Bino di Mariotto e al collega maestro Jacobo, un calice e soprattutto un grande “Nome di Gesù” in argento dorato lungo due piedi (ca. 70 cm), entrambi perduti.
 

Interno

All’interno, la mostra in pietra che inquadra l’altare risponde al gusto tardo-barocco, con le due colonne tortili laterali riprese da quelle realizzate da Gian Lorenzo Bernini per il famoso Baldacchino della Basilica di San Pietro a Roma.
Al centro ospita una tela raffigurante la Presentazione di Gesù al Tempio, firmata da Anton Maria Garbi, pittore vissuto nel XVIII secolo, originario di Tuoro e molto attivo nell’area perugina e nei centri del Trasimeno.
La data è lacunosa, ma va probabilmente letta 1736, quando l’artista era appena diciottenne.
La tela con l’Assunzione della Vergine e Santi, sulla parete sinistra, è invece opera del pittore assisiate Giacomo Giorgetti databile attorno al 1630-40; sulla parete di fronte si apriva una nicchia che doveva accogliere una scultura; attualmente vi è alloggiato il Crocifisso donato alla comunità dalla Marchesa Guglielmi attorno alla metà del Novecento.
La decorazione delle pareti e della crociera risponde al gusto di fine Ottocento
 

Fonti documentative

E. Gambini M. Santanicchia – Isola Maggiore guida storico artistica – Edizione Associazione Turistica Pro-Loco Isola Maggiore 2007
 

Da vedere nella zona

Museo del merletto
Chiesa di San Salvatore
Pieve di San Michele Arcangelo
Cappellina dello sbarco di San Francesco
Palazzetto medievale
Castello dell’isola ex Convento Francescano ( non visitabile e visibile solo dal lago)
 

Mappa

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