Chiesa del Santissimo Crocifisso – Francavilla d’Ete (FM)

La tela non si trova più in questa chiesa, è stata messa in sicurezza, per vederla bisogna rivolgersi al Comune

Cenni Storici

Nell’estate dell’anno 1772, papa Clemente XIV concesse l’indulgenza plenaria di sette anni e la remissione dei peccati “… a tutti i fedeli dell’uno e dell’altro sesso…” che, nel giorno della festa di San Rocco, si recarono nel “… paese detto di Francavilla della Diocesi di Fermo…”, per pregare nella chiesa intitolata al protettore degli appestati. Quattro mesi prima (aprile 1772), lo stesso Clemente XIV aveva fatto sapere che sarebbero stati concessi l’indulgenza plenaria e la remissione dei peccati, a chi invece avesse fatto visita alla chiesa rurale dei SS. Giuliana e Sisto, nel “… terzo giorno della domenica di Pasqua di Resurrezione, dai primi vespri al tramonto del sole…”. L’edificio in questione, allora ubicato nell’attuale Contrada Santa Giuliana, pare sia stato demolito agli inizi dell’Ottocento perché ridotto in pessime condizioni. Al suo posto gli abitanti della zona eressero una semplice cappellina in cemento ancora esistente. Non lontano dal piccolo manufatto (500 metri circa) si trova una chiesuola intitolata al S.mo Crocifisso, visibile al centro di un quadrivio formato dalle strade dirette a Corridonia e Monte San Pietrangeli. Molto probabilmente, il luogo di culto è stato costruito entro la prima metà dell’Ottocento per agevolare i fedeli delle contrade situate a nord del paese che, in seguito alla demolizione della chiesa dei SS. Giuliana e Sisto, sarebbero dovuti salire fino al castello ogni qualvolta avessero voluto assistere ad una funzione religiosa. La struttura costituisce un caratteristico esempio di chiesuola rurale ottocentesca. L’interno è dotato di un unico altare in cui è conservato un dipinto di scuola locale raffigurante la scena della Crocifissione (prima metà del XIX secolo). La rappresentazione è dominata dalla figura del Cristo crocifisso sul Calvario, con San Giovanni a destra, la Vergine piangente a sinistra e la Maddalena ai piedi della croce. Lungo i fianchi si dispongono quattro nicchiette (due per lato) contenenti altrettante piccole statue. Il campanile a vela ospita due campane, la più grande delle quali reca la data del 1940.

Tratto da “Francavilla D’Ete, storia di un territorio e della sua gente”.

Per approfondimenti maggiori: www.francavilladete.org

 

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