Chiesa del Santissimo Salvatore – Montenero di Todi (PG)

La chiesa è nel cortile del castello di Montenero.

 

Cenni storici

la Chiesa si erge in posizione dominante dietro il granaio.
Della più antica chiesa parrocchiale di Montenero, anch’essa dedicata al Santissimo Salvatore, si hanno notizie grazie a documenti del XIV secolo.
L’attuale chiesa parrocchiale, risale al 1912, voluta dal parroco Don Antonio Scaleggi, risultato della trasformazione, in stile neoromanico, di una preesistente chiesa castellana, già dedicata a Sant’Antonio, in cui fu trasferito titolo parrocchiale e nome della primitiva sede ormai diruta.
 

Aspetto esterno

La facciata a due spioventi è intonacata, al contrario delle pareti degli edifici laterali in pietra a facciavista, presenta tipiche decorazioni neoromaniche in terracotta rossa, opera della premiata fabbrica perugina di Biscarini ed Angeletti; il portale, a monte di una gradinata di accesso in mattoni, è sormontato da uno schiacciato baldacchino, eretto a protezione della lunetta decorata con l’immagine in terracotta della Vergine col Bambino; al di sopra di esso si mostra l’ampio rosone a raggiera, con archetti pensili a coronamento degli spioventi.
Il campanile a vela in mattoni si trova sul retro dell’edificio.
 

Interno

L’interno è a navata unica, intonacata e tinteggiata, coperta a falde sorrette da capriate lignee; le due cappelle laterali, introdotte da archi tuscanici a tutto sesto, ospitano altrettanti altari in muratura stuccata.
Il presbiterio, sollevato di un solo gradino, termina con una parete di fondo piatta, su cui è appoggiato l’altare maggiore in pietra.
All’interno del sacro edificio subito sulla sinistra si può ammirare il fonte battesimale in pietra, datato 1668, lo stemma dei nobili Accursi e nella parete un quadretto con la Vergine che mostra il suo cuore ferito; segue una cappellina con relativo altare e una statua di San Filippo Neri e alle spalle una tela di Bartolomeo Barbiani con Madonna con Bambino e Beato Tomasuccio, Sant’Agostino, San Filippo e San Giuseppe da Leonessa.
Nella spalla della cappellina una nicchia racchiude la statua di Sant’Antonio abate.
Nel presbiterio troviamo l’altare in pietra sovrastato da un Crocefisso e ai due lati due porte con architrave datato “MDCXXV M…. ” per quello a sinistra e “ANNO IUBILEI” per quello a destra.
Scendendo sulla parete destra troviamo la seconda cappella con relativo altare e una statua della Vergine con alle spalle una tela del Polinori con Cristo e i Santi Antonio Abate e Antonino; nella nicchia una statua di Santa Maria Goretti affiancata da una croce posta su una base in pietra con dedica a Giuseppe Cardoni.
Nella stessa cappellina deposta in terra una lapide ricorda l’acquisizione dei beni da parte di Filippo Accorsi.
Nella parete un quadretto della Vergine con il Bambino in braccio e in controfacciata oltre all’acquasantiera, sopra la porta campeggia un quadro con la Madonna e il Bambino che porgono il rosario a San Domenico e Santa Caterina da Siena.
 

Fonti documentative

AA. VV. Todi e i suoi circuiti del Paesaggio – AUR – Agenzia Umbria Ricerche – febbraio – luglio 2004 letto da http://www.aur-umbria.it/public/images/P18%20-%20300.pdf
PENSI – COMEZ Annuario di Todi per l’anno MCMXXVII, Todi 1927
www.verallicortesi.it

https://jacopinodatodi.wordpress.com/

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedacc.jsp?sinteticabool=true&sintetica=true&sercd=87402#

 

Da vedere nella zona

Chiesa di Sant’Antonio
 

Mappa

Link alle coordinate: 42.719227 12.444221

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>