Chiesa della Madonna del Chiascio – Valfabbrica (PG)

La chiesa è sperduta a ridosso di un cavalcavia della nuova strada in costruzione e affogata dalle fabbriche della zona industriale più che dalle acque del Chiascio come succedeva in passato.

 

Cenni Storici

La Chiesa della Madonna del Chiascio su trova a 800 metri dal castello di Valfabbrica sulla riva sinistra del fiume omonimo in aperta campagna . E’ amata e venerata la Madonna e la sua chiesetta. Si racconta che il quadro centrale sia stato trovato sul greto del fiume quando il Chiascio passava li presso; che sia stato rimosso per collocarlo a Monteverde, ma, al mattino seguente, il quadro fu trovato sul luogo del giorno avanti.
Il popolo, vistoci un desiderio della Vergine di rimanere lì, si mosse a edificare la chiesina. Il quadro è in tela con cornice e figure della Madonna e Bambino in trono, un Santo che potrebbe essere S. Romualdo e una Santa, di cui resta difficile l’identificazione: è ben conservato, facilmente del sec. XIV o XV, di buona mano. Alla Madonna del Chiascio il popolo si reca per il Mese Mariano e per la festa della Natività di Maria all’8 settembre di ogni anno.
Al tempo di Rondanini la chiesa è ben tenuta con legati vari, tra i quali quello degli eredi del fu Giuseppe Caroli detto Ciuccio, e di fu Brizio Baldinini: legati soddisfatti dal cappellano Sebastiano Marchetti.
La chiesa risulta pericolante nel 1718 perché è anche troppo vicina al fiume: sia dunque riedificata, impone Mons. Palmerini , a circa mezzo miglio, ma non lontana dal Chiascio..
Al tempo della prima visita Giampé 1797, la chiesina è officiata due volte alla settimana da parte del parroco di Monteverde, don Francesco Rossi; pochi anni dopo è rettore don Beddini, arciprete di Cannara, ma serve, quale economo, don Francesco Antonini parroco di Valfabbrica e Cappellano nel 1844 è don Vincenzo Calisti.
Il parroco Ranucci ha scritto che, ben due volte, la chiesa della Madonna del Chiascio è stata distrutta dal fiume, ma sempre ricostruita allo stesso punto. Ad un certo momento il Comune, cui spettava l’elezione del rettore, voleva trasferirla in Paese attesa la devozione grande dei fedeli, ma, di fatto, è rimasta allo stesso luogo.
 

fonti documentative

Vittorio Falcinelli – Per Ville e Castelli di Assisi – Vol I 1982
 

Da vedere nella zona

Castello di Valfabbrica
Abbazia di Santa Maria Assunta
 

Mappa

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