Chiesa di San Bartolomeo – Montecchio di Giano dell’Umbria (PG)

La chiesa è all’interno del castello di Montecchio ed è aperta la domenica mattina alle 11 per la messa.

 

Cenni Storici

La Chiesa di S. Bartolomeo la cui facciata è stata inglobata da successive costruzioni, sorge all\’interno del castello, risale al XIII secolo, ha mura esterne in conci e una torre campanaria ricavata in una massiccia torre quadrangolare.
Nella facciata si apre la porta di accesso con un bel portale ad arco, a due rincassi, nel cui prospetto lunettato è un’interessantissima scultura, purtroppo molto danneggiata dalle intemperie, recante la data 1223 (ANNO DOMINI MCCXXIII ) e rappresentante, al centro, una figura umana reggente con la mano destra il giglio guelfo, sotto la mano reggente il giglio è un pavone e, spostato sulla destra, un leone (?); alle due estremità della lunetta sono due personaggi inchinati in atto di riverenza.
C. Bizzarri afferma:
Da un più accurato esame, ho consolidato la convinzione che trattasi di una rarissima testimonianza del dominio di Federico II di Svevia ereditato dalla madre Costanza d’Altavilla , le figure omaggianti rappresentano Adelaide e Rainaldo di Urlsingen, Duca di Spoleto. L’architrave è datato 1223 al tempo di Onorio III Papa; trattasi quindi di una rarissima testimonianza del dominio normanno sul territorio di Giano e i danni subiti cui sopravvivono uno splendido scettro / giglio ed un rapace falco / aquila, sono opera di una “damnatio memoriae” sofferta con la scomunica dello Stupor Mundi al tempo della contro crociata indetta dal Papa Gregorio IX. E’ inoltre presente l’inconsueta firma del lapicida autore del manufatto taleMagister Augustinus“.
L’interno, completamente trasformato, è a unica navata con tetto a capriata secondo il modello delle chiese degli ordini mendicanti e conserva pregevoli testimonianze scultoree e resti di affreschi del XIV e XV secolo. Nella parete a destra della porta di accesso, è un resto di affresco del XIV secolo raffigurante un Santo benedicente; poco oltre altro resto di affresco della stessa epoca e dello stesso artista, probabilmente umbro legato ad una matrice culturale più antica e fuori dai canali della nuova pittura che si propagava nell’Umbria da Assisi, rappresentante una donna inginocchiata, probabile immagine della committente dell’ opera.
Nella parete antistante l’ingresso, verso destra, è una buona tela seicentesca con lo Sposalizio della Vergine e lo stemma del castello, indi, verso la tribuna, resto di affresco distaccato del XIV secolo con la Madonna col Bambino; in alto è un Crocefisso ligneo del XVII secolo; ancora altro resto di affresco, distaccato e appeso alla parete, con Madonna col Bambino e S. Anna e una tela datata 1635 raffigurante la Madonna del Rosario e lo stemma di Montecchio ( Tutto ciò è stato spostato in altra sede ).
L’altare maggiore è costituito da una ricca architettura in legno policromo che contiene una pregevole tela del XVII secolo rappresentante la Madonna reggente il Bambino e, sotto, sulla destra, S. Lorenzo, e sulla sinistra S. Bartolomeo; sullo sfondo è il castello di Montecchio.
Sotto il ricordato quadro è un ricco ciborio in legno della stessa epoca dell’altare con le statue di S. Pietro e S. Paolo poste ai lati della facciata. Il paliotto dell’altare, altra preziosa testimonianza conservata nella chiesa, è una singolare pietra rettangolare scolpita che reca in tre riquadri l’Arcangelo Gabriele al centro, S. Pietro a destra e S. Paolo a sinistra.
Nella cornice superiore vi è una scritta che ricorda l’esecuzione avvenuta nel 1430.
La scultura sembra provenire da un’antica chiesa che sorgeva fuori del castello, in prossimità della Flaminia ed era dedicata alla Madonna, la quale è stata demolita alcuni anni or sono nei lavori di rettifica del tracciato della strada che corre ai piedi del colle.
Dalla stessa chiesa sembra che provengano altri reperti ora qui conservati tra cui un bel capitello con figure muliebri.
In un vano ricavato dietro l’altare maggiore sono i resti di due affreschi del XV secolo, rappresentanti S. Bernardino da Siena e S. Leonardo.
Sul sagrato sono alcune lastre tombali, già nel pavimento della chiesa, una delle quali reca lo stemma del castello del XV secolo. Una lastra in pietra di epoca romana è stata utilizzata come scalino esterno di accesso della porta che si apre nel vano della chiesa, oggi, come detto, adibito a. sacrestia; vi si intravedono resti di motivi scolpiti non più leggibili.
 

Fonti documentative

http://www.montecchio.altervista.org/

http://www.visitgianoumbria.it/storia/medioevo/montecchio/

 

Per visite

Per la visita alla chiesa rivolgersi al proprietario del negozio di generi alimentari posto di fronte alla porta del castello, sig. Roberto Dottorini tel 336 634215, che ringraziamo per la sua gentilezza e disponibilità.
 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia la Diocesi di Orvieto-Todi per la disponibilità e per aver concesso le autorizzazione alla pubblicazione.
 

Da vedere nella zona

Castello di Montecchio
Museo Archeologico
Abbazia di San Felice
 

Mappa

Link alle coordinate

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>