Chiesa di San Biagio – Vasciano di Todi (PG)

La chiesa è stata edificata ex novo nel XIX secolo lontano dal vecchio paese interessato da una frana.

 

Cenni storici

L’altura dove sorgeva l’abitato di Vasciano fu abbandonata perché soggetta a pericolose frane e l’originaria Chiesa di San Biagio è caduta definitivamente nel 1853.
Il nuovo insediamento, a 7 Km. da Todi, sorse intorno alla nuova chiesa parrocchiale, costruita dalle fondamenta nella seconda metà del XIX secolo, presso la strada di Montenero; il vocabolo La Torre, che quivi si trovava, assunse d’allora il nome di Vasciano nuovo.
L’inventario dei beni della “Chiesa Parrocchiale sotto il titolo di S. Biagio Vescovo e Martire del castello di Vasciano“, redatto nel 1843, attesta il restauro della chiesa “situata dentro il Castello“, dotata di altare maggiore e due altari laterali, avvenuto l’anno precedente, però questa crollò comunque, definitivamente, pochi anni dopo, nel 1853.
I lavori per la costruzione della nuova chiesa, collocata più a valle, lungo la strada per Montenero, cominciarono solo nel 1865, con la posa della prima pietra, sotto la direzione dell’ingegner Giuseppe Ferroni, interrompendosi poi per la mancanza di fondi, e furono completati nel 1880, con l’opera dell’ingegner Vincenzo Boschi.
Un successivo inventario dei beni, redatto nel giugno 1881, colloca la nuova chiesa, “di recente fabricata di elegante forma, stante che quella che esisteva nel sud. Castello veniva dalle lame distrutta“, a circa un miglio di distanza dal castello; al suo interno erano presenti l’altare maggiore e due laterali, “uno cioè sotto la invocazione di Maria SS.ma del Rosario e l’altro di Maria SSma del Soccorso“.
Un verbale di presa di possesso dei beni della parrocchia di San Biagio in Vasciano, redatto il 6 febbraio 1948, descrive la chiesa “composta di una navata con altar maggiore e due laterali e attigua sagrestia. Il tutto in discrete condizioni di statica e manutenzione“.
Una relazione che descrive i lavori di restauro, redatta a consuntivo nel febbraio 1951, attesta l’esecuzione di un intervento di recupero generale dell’edificio; in particolare, le opere riguardarono la demolizione e ricostruzione della facciata, il rimaneggiamento della copertura, il rifacimento di intonaci e tinteggiature interne, la riparazione del portale d’ingresso e la posa in opera dell’infisso della nuova trifora di facciata.
La copertura lignea della chiesa venne completamente rifatta all’inizio degli anni ’60 del secolo scorso; la documentazione a riguardo, inerente la richiesta e l’erogazione del contributo ad opere eseguite da parte del Fondo per il Culto, è datata tra il maggio 1960 ed il luglio 1961.
L’intervento di recupero generale eseguito nell’anno 2011 ha interessato il consolidamento delle murature perimetrali, il rifacimento della copertura, con struttura in legno lamellare poggiata su cordolo perimetrale, il restauro dell’ambiente interno e l’adeguamento degli impianti; allo stesso intervento sono riconducibili le opere di consolidamento e restauro della torre campanaria.
 

Aspetto esterno

La facciata a due spioventi, stretta da cantonali e coronata da archetti pensili in travertino affiancata sul lato destro dalla casa parrocchiale in pietra a vista; si presenta rivestita in cortina di mattoni laterizi, caratterizzata dal portale con lunetta decorata con l’immagine del Buon Pastore e dall’ampia trifora sovrastante.
Intonacate sono le altre pareti esterne accessibili.
Il campanile a torre è collocato sul retro nel fianco destro.
Nella parete esterna destra in alto è murata una “Stazione della Via Crucis” in terracotta con Gesù che viene caricato della croce.
 

Interno

L’attuale chiesa parrocchiale è costituita da un’unica navata, intonacata e tinteggiata, coperta con volta a vela, sviluppata su tre campate sorrette da sottarchi poggianti su paraste tuscaniche; il presbiterio, sollevato di un solo gradino e protetto da una balaustra in pietra, termina in un’abside semicircolare, con catino affrescato.
L’altare maggiore è collocato su tre gradini.
Al suo interno la chiesa conserva un quadro raffigurante la “Madonna del Rosario e Santi” del 1612, e la “Pietà con Papa Martino I“, realizzato dal Polinori nel 1613.
 

Fonti documentative

G. Pensi O. Comez (Associazione Interessi Turistici Economici di Todi) – Annuario di Todi per l’anno MCMXXVII – Todi 1927

https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/87377/Chiesa+di+San+Biagio+%3CVasciano,+Todi%3E

 

Mappa

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