Chiesa di San Giovanni Battista e San Michele – Coltavolino (PG)


 

Cenni Storici

La chiesa di San Giovanni Battista è anteriore al 1100, anno in cui essa risulta già membro della abbazia di San Paolo in Val di Ponte e sorgeva nei pressi dell’antico castello.
Secondo alcuni storici la chiesa era de jure, già dal 1110, dell’abbazia di S. Paolo di Val di Ponte, si trova confermata al detto monastero dal pontefice Pasquale II (1099-1119) e quindi da Celestino III nel 1122.
La chiesa appare nel Codice stilato nel 1191 dal Camerlengo Cencio Frangiapane, fra le chiese soggette al patrimonio della chiesa romana sul territorio di Perugia ed è annotata con il nome di Massa Taulena (o Massa Jacilena).
La chiesa di San Giovanni nell’anno 1350 è iscritta nel Liber Beneficiorum, compare nel Catasto del 1361 e risulta iscritta negli estimi del 1444 e del 1493.
Nel 1506 alla parrocchia viene aggregata (dal luogotenente di Perugia) la parrocchia di San Michele Arcangelo di Valcaprara, distante un miglio da Coltavolino e rimasta vacante.
Fin dall’anno 1571 risulta che la chiesa parrocchiale di Coltavolino fu sempre conferita dal vescovo all’abate e governatore di San Paolo in Val di Ponte; nell’anno 1578 fu invece liberamente conferita al vescovo di Perugia, pur se è non dato sapere il motivo per cui il monastero avesse perduto il diritto di presentazione del parroco.
Dalla visita pastorale del 1763 di mons. Amadei, vescovo di Perugia, questa parrocchia risultava di libera collazione del vescovo è da questa data che presumibilmente assunse il titolo di parrocchiale.
Nel 1780 le fu unita la parrocchia di San Paterniano in Monte Acutello di Perugia e riconfermata l’aggregazione di Sant’Angelo di Val Caprara nel 1858.
Per volontà, del parroco don Mariano Santini, la chiesa fu ricostruita nel 1938 su disegno dell’ingegnere Vignaroli; il 23 ottobre 1938 fu riaperta al culto.
Nel 1947 le mura presentavano profondissime lesioni alle volte e cedimenti alle pareti tant’è che per evitare il crollo dell’edificio fu necessario incatenarlo (i lavori furono diretti dal geometra Pignani coadiuvato dal geometra Guido Montelatici).
Successivamente, nel 1966 e nel 1979, mentre era parroco don Onorio Antonini, con il contributo del Genio civile e della Santa Sette si provvide al restauro.
A seguito però del terremoto dell’84, con il crollo totale della volta, fu necessario intervenire nuovamente ripristinando l’assetto originario e consolidando tutte le mura perimetrali, a spese del Genio civile.
 

Aspetto esterno

La facciata è semplice con una porta centrale affiancata da due finte finestre sottosquadro; quella di destra contiene la lapide in memoria dei caduti datata 1920.
Ai fianchi, un poco più in alto, due finestre ad arco.
Nella sopraelevazione c’è un grande rosone con cornice in cemento.
Le facciate laterali ripetono le tecniche della principale ed hanno nella sopraelevazione piccoli rosoni con cornici di cemento.
Il campanile è nell’area presbiteriale e presenta un particolare forma a squadra.
 

Interno

La chiesa internamente è intonacata e non presenta tracce di decorazione.
Ha pianta rettangolare allungata con tre campate ed un presbiterio prolungato e terminante con abside poligonale a cinque lati con un presbiterio a due gradini.
Possiede paraste che sostengono archi trasversali e longitudinali con tiranti.
Le volte sono a botte con lunette a sesto acuto.
Nelle campate sono ricavate ampie rientranze ad arco sormontate da finestre oculari.
Nella seconda campata di destra c’è una tela raffigurante la Madonna con Bambino proveniente dall’altare maggiore.
Nel presbiterio troviamo due nicchie, in quella di sinistra c’è una statua della Madonna e in quella di destra una statua con Sant’Antonio Abate, mentre nel centro dell’abside campeggia un quadro di San Giovanni Battista.
Sulla destra del presbiterio c’è l’accesso alla canonica.
 

Nota

L’altra antica chiesa quattrocentesca dedicata a San Michele si incontra salendo nel blocco dell’isolato prima dell’accesso al castello di Coltavolino, rimangono le mura perimetrali ed il campanile a vela al centro della facciata, ma la struttura è ora adibita a garage.
 

Fonti documentative

Onorio Antonini – Castelli, Monasteri, Ville ed Eremi dell’Alta Valle Tiberina – 1991

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=45945

https://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-69-perugia/2714-chiesa-di-san-giovanni-battista-e-san-michele/notizie-storiche#tab

 

Mappa

Link coordinate: 43.229557 12.441954

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