Chiesa di San Giovanni Battista – Foligno (PG)

La Chiesa di San Giovanni Battista, si trova in località San Giovanni Profiamma di Foligno, è una delle chiese più belle del folignate meta ambita di numerose coppie che la scelgono per i loro matrimoni.

 

Cenni Storici

Gran parte dell’attuale frazione folignate di S. Giovanni Profiamma, è posta in quella zona che in epoca romana era chiamata Forum Flaminii, un centro di notevole importanza sia per i traffici che per i mercati che si svolgevano lungo la Via Flaminia. La sua fondazione risale al periodo immediatamente successivo alla realizzazione della Consolare voluta da Caio Flaminio nel 220 a.C.
L’attuale nome di S. Giovanni Profiamma, secondo molti storici sarebbe appunto la corruzione di Forum Flaminii.
E’ certo comunque, che il Forum fu sede vescovile già a partire dai primi secoli dell’era cristiana, in quanto nella “Passio Sancti Felicianii” del VI – VII secolo si parla della presenza in loco di una Basilica e di un vescovo già a partire da quel periodo.
La tradizione vuole che il primo vescovo di Forum Flaminii sia stato S. Feliciano, patrono della città di Foligno nato nel 159 e morto nel 251.
Notizie documentate invece sulla presenza di un vescovo, si hanno a partire dal 502, anno in cui certo Bonifacio partecipò al Concilio Romano di quell’anno, mentre un altro vescovo di nome Decentius sempre di Forum Flaminii risulta presente al Concilio del 679.
Storici come il Pontano, lo Jacobilli, l’Ughelli, concordano sul fatto che il Forum fu distrutto dal re longobardo Liutprando nel 741, anno in cui l’intera zona venne messa a ferro e a fuoco in seguito alla spedizione punitiva messa in atto da questi contro Trasmondo Duca di Spoleto.
Nei primi anni del XII secolo, la chiesa di S. Giovanni Profiamma con una bolla di papa Innocenzo II venne unita alla Diocesi di Foligno e riconfermata in ciò nel 1153 da papa Anastasio IV all’allora Vescovo di Foligno Benedetto, “…Plebem S. loannis de Forumflaminis cum ecclesiis suis...”.
La chiesa attualmente dedicata a S. Giovanni Battista, fu edificata nel 1239 su di una preesistente costruzione risalente all’VIII – IX secolo.
In seguito all’evento sismico del 1997 la chiesa che si trovava già in avanzata fase di ristrutturazione subì ulteriori danni, ma alla fine del gennaio del 1998, la parte centrale risultò di nuovo agibile e poté essere riaperta al culto.
Durante questi lavori vennero alla luce ulteriori reperti, tra cui un interessante arco in pietra sul muro perimetrale, un pavimento in cotto presumibilmente del 1700, nonché basi di colonne e lastre di pietra dello spessore di circa trenta centimetri nella cripta, sulle quali sembra poggi l’intero edificio.
 

Aspetto esterno

La facciata, presenta in alto in posizione centrale un elegante rosone a dieci razze con ai lati due piccole finestre bifore. Il portale in pietra bianca scolpito da un certo mastro Filippo, è ornato da alcune sculture il cui tema è il peccato.
Sullo stipite di destra, è rappresentato un vescovo con mitria e pastorale nell’atto di trafiggere con lo stesso il drago su cui è seduto (presumibilmente trattasi di S. Feliciano patrono di Foligno).
Il campanile è posto sul lato destro della chiesa e fu costruito nel 1951 per volontà dell’allora parroco don Pietro Crisanti in occasione del XVII centenario della morte di S. Feliciano.
Esso è fornito di tre campane e sostituisce il piccolo campanile a vela con due campane edificato nel 1889.
 

Interno

L’interno in stile romanico é ad una sola navata con presbiterio rialzato, raggiungibile salendo tredici scale in pietra poste nella mezzeria e ricavate durante i lavori di restauro al quale fu sottoposta nei primi del XX secolo.
Sulla parete di destra, poco prima dell’arco che conduce alla cripta, è posto un sarcofago venuto alla luce durante i restauri del 1889.
Al centro della pietra tombale è scolpita una croce greca a bracci uguali con decorazioni ai lati. Sulla formella di sinistra invece sono rappresentate tre colombe.
Attraverso due aperture ad arco poste ai lati della scala si giunge alla cripta della chiesa, formata da tre navate sorrette da sei colonne, una delle quali è a facce piane ed elegantemente scolpita.
Sul fondo della navata centrale spicca un bellissimo altare in pietra bianca.
Uscendo dalla cripta e risalendo la scala centrale si giunge al piano presbiteriale.
Lo stesso nel corso dei secoli ha subito diverse modifiche, con l’apertura delle arcate laterali infatti, sono stati ricavati due vani che hanno fatto assumere alla chiesa l’aspetto di una croce.
L’abside semicircolare che in passato era adornata da una serie di bellissimi affreschi, attualmente custodisce sul lato sinistro soltanto un frammento di quello che rappresentava la Madonna della Misericordia, restaurato in seguito al terremoto del 1997.
Al centro della zona absidale vi è l’altare maggiore dedicato al S. S. Sacramento e costituito da una pietra poggiante su di uno spezzone di colonna di granito di provenienza romana del diametro di circa un metro e rinvenuta nei sotterranei della chiesa, il tutto sovrastato da un bellissimo tabernacolo o tugurium sorretto da quattro colonne in pietra, realizzato in epoca recente e del tutto simile a quello detto di S. Prospero conservato nel Museo dell’università di Perugia.
L’altare di sinistra oggi non più esistente, era intitolato alla Madonna del Rosario e tuttora sulla parete vi si trova una bellissima tela opera del pittore senese Marcantonio Grecchi, dedicata alla Vergine attorniata da angeli e santi, racchiusa entro quindici formelle che rappresentano i quindici misteri.
Dal locale di destra si giunge all’uscita secondaria, nonché alla sagrestia costituita da due ampi vani aggiunti durante i restauri del secolo scorso. Su una delle pareti è posta una bellissima tela raffigurante il battesimo di Gesù, risalente al XVIII secolo ed attribuita al pittore Tommaso Nasini, senese di nascita e folignate di adozione (1666 – 1746).
 

Fonte documentativa

Qua e là per il Folignate – Alla riscoperta di bellezze dimenticate o quasi
Di Sandro Capodimonti Editrice Dimensione Grafica 2010
 

Mappa

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