Chiesa di San Marco – Montecassiano (MC)

Cenni Storici

La Chiesa di S. Marco, mostra una semplice facciata in mattoni, marcata lateralmente da due lesene che sorreggono l’architrave con cornicione sporgente. Un’iscrizione sopra il portale, datata 1765, ricorda che la chiesa è dedicata anche alla Madonna del Buon Consiglio, della quale è presente all’interno una venerata immagine. La chiesa venne fatta costruire dal Comune nell’ultimo decennio del sec. XIV. Considerata luogo più sicuro rispetto al Palazzo dei Priori, fu spesso utilizzata come sala per il Consiglio Comunale durante i periodi di guerra e di pestilenza. Tra il 1460 e il 1469 mastro Antonio Lombardo edificò il campanile quadrangolare, abbellito da fasce decorative policrome in cotto a motivi floreali. La torre, che presenta una bifora su ogni lato della cella campanaria, era sormontata da un’alta cuspide policroma crollata ben due volte: nel 1546 e nel 1853. Il motivo dei ripetuti crolli va forse imputato all’eccessiva altezza di questo coronamento, così voluto da Antonio Lombardo a causa del compenso pattuito a metraggio. Nel 1492 la chiesa venne affidata all’Ordine degli Agostiniani, che provvidero all’allargamento del vicino convento attraverso ristrutturazioni e accorpamenti. Il complesso, che dalla chiesa si espande verso via Rossini, venne nuovamente ingrandito tra il 1574 e il 1579. Qui prese i voli il venerabile p. Giovanni Nicolucci da San Guglielmo (Montecassiano 1552 – Batignano di Grosseto 1621). Nel corso del ‘700 la chiesa venne completamente ristrutturata. Si iniziò con la demolizione nel 1734 dell’arco che univa la facciata al Palazzo dei Priori (ne rimane traccia all’estrema destra del loggiato del palazzo). Ciò provocò alcuni problemi di stabilità che portarono alla decisione di ristrutturare tra il 1752 e il 1765 l’intera chiesa. Nel 1867 il convento venne demaniato, sebbene nel 1873 vi dimorassero ancora due frati. Dopo la partenza degli agostiniani, seguita alle soppressioni del sec. XIX, tutto il complesso è entrato a far parte delle proprietà comunali. Alla fine del secolo il complesso divenne sede degli uffici comunali. L’interno della chiesa è un grazioso esempio di Barocchetto marchigiano. Le tre navate sono abbellite da bianche decorazioni a stucco con angioletti. La navata centrale è coperta da volte a vela e illuminata da finestre a mezza luna. Le navate laterali sono coperte da cupoline fortemente schiacciate in ogni campata. Le pale collocate negli altari laterali sono ottimi esempi di pittura marchigiana e centro-italiana del sec. XVII. Tutti i dipinti sono stati tagliati nella zona superiore per adattarli alle cornici centinate dei nuovi altari settecenteschi. Da sinistra: la Madonna della cintura con S. Giuseppe e santi, la Madonna con Bambino in gloria tra Santa Maria Maddalena e San Filippo Neri, la Madonna con Bambino tra Sant’Agostino e Santa Lucia, S. Anna che insegna a leggere a Maria Vergine; nella pala, in basso a destra, è dipinto lo stemma della famiglia Buratto, coronato dall’aquila imperiale, merito di cui fu insignito il pittore Girolamo Buratto nel 1632. Sull’Altare maggiore è collocata l’edicola in legno marmorizzato che accoglieva la Madonna del Buon Consiglio. In un cartiglio nel retro è contenuta una dedica alla Vergine da parte dei contadini di Montecassiano per essere stati preservati dall’epidemia del bestiame nel 1786. Ai lati del presbiterio due coretti settecenteschi in legno intagliato, marmorizzato e dorato. Nella cantoria lignea della controfacciata si trova un organo della fine del ‘700 attribuito all’anconitano Vincenzo Montecucchi. Nell’ex convento agostiniano, in attesa di più degna collocazione, è custodito anche l’Archivio Storico Comunale, ricco di pergamene, manoscritti e documenti storici che risalgono fino al sec. XII.

Convento degli Agostiniani

Il nucleo originario del convento risale ad un periodo compreso tra il 1481 ed il 1496. Dal 2009, è sede del municipio. Successivamente al 1861 la chiesa ed il convento di San Marco vennero dichiarati di proprietà del Comune. La chiesa fu affidata fino al 1910, anno in cui gli agostiniani si allontanarono definitivamente da Montecassiano, alla custodia di un padre agostiniano e di un laico. Di rilievo i dipinti a fresco, di epoca ottocentesca, presenti nel soffitto della sala a sud est del complesso, rappresentanti le Allegorie delle Arti e, nel medaglione centrale, Diana cacciatrice. La sala adiacente, piuttosto grande, ha dipinto sul soffitto lo Stemma comunale.

MONTECASSIANO
Itinerari nella storia, nell’arte, nel territorio e nell’enogastronomia – 2007

Per approfondimenti maggiori: www.comune.montecassiano.mc.it

 

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