Chiesa di San Martino – Valle San Martino di Spoleto (PG)

 

Cenni storici

Non si hanno notizie storiche su questa bella chiesa, che dall’aspetto sembrerebbe essere tardo quattrocentesca, forse riedificazione di una preesistente chiesa romanica.
 

Aspetto esterno

Sulla facciata si apre un bel portale in marmo, sopra v’è una nicchia con un affresco molto sciupato e scarsamente leggibile, forse un’Annunciazione.
Ancora sopra si apre un oculo che da luce all’interno.
Il campanile a vela a triplo fornice è disposto centralmente.
Ai lati sporgono due absidiole, di cui solo quella di destra è visibile, l’altra è inglobata nella casa canonica.
L’abside è curvilineo, di aspetto romanico.
 

Interno

L’interno è a una sola navata, con copertura lignea a capriata, ed è interamente tappezzato da affreschi.
A sinistra si apre una nicchia affrescata, con raffigurati Santa Barbara, San Giovanni Battista, Sant’Antonio Abate, Sant’Antonio da Padova e Sant’Agata, in alto Dio padre benedicente tra cherubini e angeli.
Sotto si legge la scritta:
HOC HOPUS F F FRATERNITA D S ANTONIO MS 42.
Segue un affresco raffigurante San Sebastiano, poi un Sant’Antonio Abate, parzialmente perduto.
Sempre sulla parete sinistra è affrescata una Madonna con Bambino, datata 1530, di scuola dello Spagna, probabilmente della stessa mano sono i successivi affreschi raffiguranti Sant’Antonio Abate e San Sebastiano, parzialmente perduti per l’apertura di una porta che dà alla canonica.
Proprio sopra la porta è raffigurata una graziosa Madonna con Bambino.
Ancora di scuola dello Spagna è il successivo affresco, raffigurante Santa Lucia, con cui termina la parete sinistra.
Avanti ad esso una statua raffigura il santo titolare della chiesa, San Martino di Tours.
Sull’arco absidale, in basso a sinistra e raffigurata un’altra Santa Lucia, in alto l’Angelo annunciante, al centro Dio Padre benedicente tra cherubini, a destra la Madonna annunciata, in basso Sant’Elisabetta d’Ungheria.
Nel catino in alto Agnus Dei, sotto, racchiuso entro una mandorla, Dio Padre Benedicente, circondato da cherubini e angeli musicanti, tutte opere di buona mano di un allievo dello Spagna.
Nel semi-catino, probabilmente opera della stessa mano sono affrescati Sant’Antonio da Padova, San Martino di Tours, Madonna in trono col Bambino, San Sebastiano e San Rocco.
Sulla parete di destra i primi tre affreschi sono stati quasi completamente distrutti dall’apertura di una porta, oggi tamponata.
Segue una Madonna col Bambino, mancante di ampie parti.
Segue un’immagine non più riconoscibile e un’altra Madonna col Bambino.
Al registro inferiore resti di affreschi quasi completamente perduti, si riconosce solo una Santa Caterina d’Alessandria.
All’inizio della parete destra si apre una nicchia affrescata con una Crocifissione, a sinistra Santa Rita da Cascia, poi San Martino di Tours, Santa Maria Maddalena e San Giovanni.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini
 

Mappa

Link coordinate: 42.620617 12.723789

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