Chiesa di Santa Caterina – Preci (PG)

Un’altro gioiello della nostra terra piegato sotto i colpi del terremoto per di più era la sede del Museo della Scuola Chirurgica di Preci; speriamo che la tenacia delle persone, la volontà e lo spirito di conservazione abbiano la forza di farlo rialzare.

 

Cenni Storici

Dell’ex Chiesa di Santa Caterina, oggi, purtroppo ne dovremmo parlare al passato, ma preferiamo descriverla come era, nella speranza di rivederla in breve risorta.
Di questa che, probabilmente, è la più antica chiesa di Preci, si hanno poche notizie storiche.
La prima citazione la si trova nel codice Pelosius, della fine del XIV secolo. Nel 1563 ad essa fu unita la confraternita del Santissimo Sacramento.
Nel 1712, appena dopo il catastrofico terremoto del 1703, monsignor Carlo Giacinto Lascaris, vescovo di Spoleto, la trova di media grandezza, in stato di abbandono, con le pareti scrostate e il pavimento corroso dall’umidità.
L’edificio risale probabilmente al secolo XIII, come testimoniato dagli elementi decorativi di carattere romanico, ma nel corso dei secoli ha subito notevoli restauri e rimaneggiamenti che le hanno fatto perdere quasi del tutto il suo aspetto primitivo.
 

Aspetto

L’originale portale romanico, ad arco a tutto sesto, è ornato ai lati da eleganti colonnine con sopra due leoni, le basi sono decorate da motivi vegetali e i capitelli fogliati, sui pulvini e sull’architrave vi sono iscrizioni a caratteri gotici, probabile aggiunta del XIV secolo, sì da realizzare un interessante connubio di stile romanico e gotico.
Il piccolo campanile a un solo fornice, posto in posizione asimmetrica sulla sinistra della facciata e ornato di leoni stilofori, forse provenienti da un precedente edificio, ai lati della cella campanaria, priva di campana; probabilmente risale sempre al XIV secolo.
 

Interno

L’interno è a navata unica, conserva l’altare barocco a destra del quale un affresco cinquecentesco, in cattivo stato di conservazione e mutilo della parte centrale, raffigura la santa titolare della chiesa; sotto si legge la scritta: QUESTA FIGURA (LA FATA FARE)(GIO)VANNA DAT…PER VO(TO) NEL ANO DEL S….. Il piano superiore, era adibito a sede del Monte Frumentario, amministrato dalla Comunità, poi a Sala Consiliare del Comune.
La chiesa ospita oggi il Museo della Scuola Chirurgica di Preci, a seguito della sua inaugurazione è stato riaperto il portale romanico murato da anni; il piano superiore è destinato a spazi per incontri ed attività laboratoriali.
 

Fonti documentative

TOSCANO B., GIACCHÈ L., RAGNI B., (1977), L’Umbria. Manuali per il territorio. La Valnerina. Il Nursino. Il Casciano, Roma, Edindustria, pag. 202
FAUSTI L., Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo, Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
SPERANDIO B., Chiese romaniche in Umbria, Quattroemme, Perugia, 2001
Sacra visita di Carlo Giacinto Lascaris vescovo di Spoleto, 1715, in Archivio Storico Diocesano di Spoleto
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini
 

Mappa

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