Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo – Configni (Ri)

 

Cenni Storici

Sorge al centro del piccolo centro storico di Configni, di cui è Chiesa Parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo.
Edificio del XV -XVI secolo, la facciata è semplice e ornata da una formella posta sopra il semplice portale rinascimentale.
In alto, al centro, si apre un finestrone semicircolare che da luce all’interno.
 

Interno

L’interno, rinnovato in stile tardo Barocco, è ad unica navata, entrambe le pareti sono decorate con affreschi e dipinti di buona fattura.
A sinistra dell’ingresso, entro una teca sormontata da un baldacchino è allocata una graziosa statua di Gesù Bambino.
Nel primo altare di sinistra è posta una statua di Sant’Antonio da Padova.
Segue un organo che proviene dal monastero di San Paolo di Spoleto, come narra una relazione dell’anno 1882 conservata nell’archivio della Provincia Serafica a Santa Maria degli Angeli:
Poscia ai 28 di giugno 1881 si calava l’organo di buono autore e si vendeva a certo signor parroco della diocesi di Narni nella cura di Configni e lo pagava lire 150“.
Infatti, il convento annesso alla chiesa di San Paolo inter vineas, fu affidato ai minori osservanti dal 1462 fino al 1865, dopo tale data i frati furono espulsi e gli arredi furono venduti all’asta.
Nel secondo e ultimo altare di sinistra si trova un affresco raffigurante la Madonna in trono col Bambino tra angeli e oranti, datato 20 Ottobre 1501.
A sinistra del presbiterio si trova una tela raffigurante la Morte di San Giuseppe.
L’altare proviene dalla non più esistente chiesa romanica di San Gregorio Magno; gli Orsini lo recuperarono e lo portarono nella Chiesa di Configni.
Dietro l’altare maggiore, la parete è ricoperta da un macchina lignea artisticamente intagliata, decoratain parte con oro zecchino.
Al centro si trova un trittico appartenente alla scuola sabina che rappresenta l’Assunzione tra San Gregorio Papa e San Candido.
Sulla volta un modesto affresco raffigura l’Annunciazione.
A destra del presbiterio si trova una tela raffigurante la Madonna in trono col Bambino coronata da cherubini e contornata da oranti, in basso Sant’Antonio da Padova e Santa Rita da Cascia.
Nel secondo altare i destra è posto un Crocifisso di buona fattura.
Segue, entro una teca, una graziosa Madonna del Carmelo.
Nel primo altare di destra si trova un’interessante tela raffigurante Sant’Antonio Abate.
In luogo del classico maialino nero v’è un irsuto maialone, a destra c’è la solita campanella; il santo regge con la mano il bastone pastorale e con l’altra un fuoco.
Infatti, oltre che alla ben nota attribuzione di protettore degli animali, lo sviluppo del culto popolare di Sant’Antonio fu dovuto anche alla sua fama di guaritore dall’herpes zoster, o “fuoco di Sant’Antonio” (fuoco di Sant’Antonio era detto anche il fuoco benedetto acceso in suo onore, di cui i devoti portavano a casa i tizzoni).
Avanti l’altare si ammira una bella formella raffigurante la Crocifissione e una graziosa statuetta di San Rocco.
In una cappellina a destra dell’ingresso si trova un fonte battesimale di buona fattura, datato 1514.
 

Ringraziamenti

Anche se è in Sabina fa parte della Diocesi di Terni – Narni – Amelia, che si ringrazia per la collaborazione e l’autorizzazione alla pubblicazione delle foto.
 

Fonti documentative

Mario SENSI, Storie di bizzoche tra Umbria e Marche, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 1995, p.161.

http://www.rietilife.com/2012/04/07/bellezze-della-provincia-configni-chiesa-di-santa-maria-assunta-in-cielo/

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Mappa

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