Chiesetta di Satriano – Assisi (PG)

La cappellina è stata ricostruita nel punto in cui,secondo le Fonti Francescane, venne adagiato sul terreno San Francesco morente nel viaggio di ritorno da Bagni di Nocera ( Eremo di S. Angelo ) ad Assisi

 

Cavalcata di Satriano

Sabato 4 e domenica 5 settembre tra Assisi, Spello, Valtopina e Nocera Umbra è possibile ripercorrere a cavallo i luoghi che videro l’ultimo viaggio di san Francesco. Nel 1226, sul finire dell’estate, san Francesco tornò gravemente malato ad Assisi dopo aver trascorso un periodo che lo vide sottoporsi ad estenuanti terapie per il male incessante che lo affliggeva agli occhi: da Rieti fu portato a Siena, poi al conventino delle Celle presso Cortona e infine a Bagnara, nelle vicinanze di Nocera Umbra, nell’eremo di S. Angelo dove il Santo attingendo l’acqua terapeutica della stilla provava sollievo e beneficio bagnandosi gli occhi.

Secondo le Fonti Francescane, i cittadini di Assisi, messi al corrente della gravità del male, inviarono una solenne delegazione di cavalieri che riportò il santo in corteo fino alla sua città natale. Francesco e i cavalieri lungo il tragitto si fermarono presso Satriano, villaggio tra Assisi e Nocera Umbra. Affamati cercarono qualcosa da comperare ma tornarono a mani vuote, così Francesco disse loro:

Se non avete trovato niente è perché avete più fiducia nelle vostre mosche che in Dio. Ma tornate indietro nelle case da cui siete passati e domandate umilmente l’elemosina offrendo come pagamento l’amor di Dio, E non crediate che questo sia un gesto vergognoso o umiliante. è un pensiero sbagliato, perché il Grande Elemosiniere, dopo il peccato, ha messo tutti i beni a disposizione ne dei degni e degli indegni, con generosissima bontà

Allora i cavalieri si misero in giro pregando con bontà come il Santo aveva loro suggerito, e tutti diedero volentieri e in abbondanza parte delle provviste che avevano.
Tommaso da Celano , primo biografo della vita di San Francesco che scrisse la storia di questo miracolo lo compendiò in un bel motto che oggi troviamo scritto alla base dell’altare della chiesa, “Nec invaluit fames ubi paupertas opulenta praevaluit” cioè “Non invalse la fame la dove visse la ricca povertà“.
In tempi recenti il ricordo dell’antica Satriano si era perduto. Fu il Rettore della Compagnia dei Cavalieri, Arnaldo Fortini, a rintracciare la località.
Su questo pianoro la Compagnia costruì una piccola cappella rustica con le pietre degli antichi edifici distrutti ed il 5 settembre 1926 si compì la cerimonia inaugurale che aprì le celebrazioni del settimo centenario della morte di San Francesco.
La Compagnia fu detta allora “dei Cavalieri di Satriano” e ripete ogni anno in settembre la devota cavalcata che riconduce al luogo del miracolo.
 

Bibliografia

Vita Secunda, Tommaso da Celano
www.regioneumbria.eu
Cartellonistica in loco
 

Contatti

Associazione Cavalcata di Satriano
Tel. +39 075 8064899, +39 328 3869464
cavalcatadisatriano@virgilio.it
Per Informazioni turistiche
Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica – IAT del Comprensorio Assisano
P.zza del Comune – 06081 Assisi
Tel. 075812534 – 075812450
Fax 075813727
info@iat.assisi.pg.it
 

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