Convento dei cappuccini di Sant’Anna – Strada dei Patricani di Spoleto (PG)


 

Cenni Storici

I frati Cappuccini giunsero a Spoleto nel 1535, dimorando, dal 1539, nel convento di S. Anna, sorto su un tratto pianeggiante e boscoso della vecchia strada dei Patricani,in Valle Bosa, oggi Vallecchia, da dove padre Bernardino da Colpetrazzo scrisse le sue cronache, e dove furono padri superiore lui stesso e S. Giuseppe da Leonessa.
I frati chiesero, con insistenza, alla città di Spoleto un contributo per realizzare una cisterna per raccogliere acqua.
Tale richiesta fu accettata e ricevettero a tal proposito 12 fiorini.
Nel 1570 decisero di avvicinarsi alla città e di costruire quindi un nuovo convento sul Colle Attivoli, non abbandonando però il complesso di Sant’Anna; i frati continuarono ad accudire la chiesa fino all’emanazione della bolla di Innocenzo X sulla soppressione dei piccoli conventi.
Vi ritornarono nel 1669, con l’appoggio del cardinale Facchinetti, vescovo della città.
Il Convento di Sant’Anna, nell’ottocento, fu acquistato dallo spoletino Francesco Santi che vi costruì la cappella per seppellirvi i membri della sua famiglia, e attualmente il complesso è tutelato dalle Belle Arti per i fregi che abbelliscono la facciata esterna della cappella funeraria.
Ora è in rovina e in fase di ristrutturazione per usi turistici.
All’interno la chiesa, completamente svuotata del suo arredo,conserva ancora tracce di affreschi del secolo XVII.
Ai lati dell’altare, si aprono due porte che immettono nel coro dove i Frati pregavano, ivi si trovavano due immagini di cui una raffiguranti Santa Orosia, martire decapitata nel X secolo dai Mori.
 

Fonti documentative

AA. VV. Manuali per il territorio, Spoleto

http://www.myspoleto.it/citta/

http://www.fraticappucciniassisi.it/

http://www.unitrespoleto.it/

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini
 

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