Eremo di San Pietro – Esanatoglia (MC)


 

Cenni Storici

Risalendo il corso principale del fiume Esino, nei pressi delle sorgenti, nella stretta depressione scavata nella dorsale appenninica tra il Monte Costa e il Monte Corsegno, nel punto in cui la strada termina in uno spiazzo erboso, sulla destra in alto, in mezzo al bosco, sorge tuttora l’Eremo di San Pietro.
In antico doveva essere probabilmente una struttura edilizia più consistente dell’attuale che consta della chiesa con il suo sotterraneo a volta e delle mura perimetrali del pianterreno dei locali di abitazione.
Gli edifici attuali, costruiti con conci rettangolari abbastanza regolari di pietra calcarea bianca, sembrerebbero risalire al XIV secolo.
E’ da quest’epoca infatti che risalgono le più antiche notizie su San Pietro, tra l’altro compare in occasione di visite pastorali svoltesi nei secc. XVI-XVII l’edificio è detto essere una “simplicem ecclesiam” unita alla Confraternita del SS. Sacramento di S. Anatolia (Esanatoglia) necessitante di restauri alle pitture.
Risulta citato negli Statuti di Santa Anatolia del 1324 che vi dedicano un’intera `Rubrica` a questo luogo di meditazione che era mantenuto a spese della comunità e non poteva essere ceduto.
Da questo e da successivi documenti sappiamo che l’eremo apparteneva al Comune che vi collocava delle persone per la custodia.
L’edificio è stato danneggiato dal terremoto del 26.9.1997.
 

Aspetto

La costruzione risale certamente al sec. XIV, anche se appare rimaneggiato in diverse parti.
E’ disposto lungo la linea di versante, con il piano della chiesa fuori terra accessibile da monte e il piano seminterrato accessibile da valle.
L’edificio si presenta come una semplice costruzione di conci di pietra a base rettangolare, con tetto a capanna (di recente costruzione); l’edificio consta di due corpi, di cui l’inferiore, accessibile tramite due varchi nella muratura, è costituito da un vano coperto da volta a botte, mentre il superiore, adibito a chiesa, presenta due strette monofore nelle pareti laterali e soffitto a capriate. Nel lato a monte si apre la porta d’ingresso, nobilitata da un arco a tutto sesto poggiante su piedritti. Un muretto di contenimento corre lungo il sentiero che costeggia l’ingresso della chiesa, mentre lateralmente, in direzione nord, nord/est, si notano i resti di almeno tre locali oggi ridotti a un cumulo di rovine.
 

Fonti documentative

https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/85898/Eremo-di-S-Pietro

www.fitelmarche.it
www.comune.esanatoglia.mc.it
 

Mappa

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