Ex chiesa di San Michele Arcangelo – Cesi (TR)

La chiesa, oggi sconsacrata e trasformata in auditorium e centro culturale, rappresenta l’orgoglio dei cesani.

 

Cenni storici

L’edificio religioso, stupendo esempio di arte paleocristiana, sorge su un luogo poco utilizzabile per le abitazioni in posizione bassa ma centrale presso l’entrata sud al borgo; essa fu inglobata nella cinta muraria medievale e comprende, in parte, gli antichi bastioni.
La Chiesa di Sant’Angelo, citata dalle fonti anche come Chiesa di San Michele Arcangelo, fu edificata nell’XI secolo.
Fu chiesa benedettina e insieme alla chiesa di Santa Maria di Fuori fu uno dei primi nuclei sorti a Cesi; si hanno testimonianze della sua esistenza in due documenti di donazione da parte degli Arnolfi ai monasteri di Montecassino e Farfa rispettivamente nel 1093 e nel 1094.
Non sappiamo in quale data venne eretta in parrocchia, la documentazione d’archivio ne attesta l’attività a partire dal 1562.
Da lei dipendevano anche la Chiesa della Madonna della pittura, la Chiesa di Sant’Andrea, la Chiesa di Sant’Agnese e la chiesa di Sant’Onofrio.
Nel 1755 il titolo di parrocchiale di Cesi passò da Sant’Angelo alla Chiesa di Santa Maria Assunta.
Dopo essere stata sconsacrata, per un certo periodo la chiesa rappresentò una specie di museo di inestimabili reperti archeologici rinvenuti in territorio cesano e provenienti da Carsulae, successivamente è stata adibita ad Auditorium e centro culturale.
 

Aspetto esterno

L’edificio, con campanile centrale aperto da una monofora e da un oculo, fu rimaneggiato più volte nel corso dei secoli ma il suo aspetto è rimasto sostanzialmente inalterato.
In particolare tra il XIII ed il XIV secolo essa venne notevolmente ampliata, vi venne inglobato il nuovo campanile (la cui campana si trova oggi nella chiesa di S. Maria) e venne realizzata la bella facciata in conci di travertino locale.
 

Interno

L’interno è a due navate.
La grande navata di sinistra termina con un abside ornata da un affresco del ‘600 raffigurante San Michele Arcangelo.
Frammenti di dipinti sono lungo le pareti: tra questi si segnala un Cristo risorto di bottega di Piermatteo d’Amelia.
Cappelle decorate nel ‘600 si aprono lungo la navata di destra.
 

Fonti documentative

http://www.qsl.net/

http://siusa.archivi.beniculturali.it/

 

Mappa

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